Costruire insieme un progetto pastorale


 

 COSTRUIRE INSIEME UN PROGETTO PASTORALE

 

I. LA VISIONE CHE ANIMA LA NOSTRA PASTORALE SPECIFICA

 Premessa

La nostra è una storia di impegno missionario a favore di cattolici appartenenti ad una determinata diocesi, che per lingua e cultura si distinguono dai cattolici nati sul posto.

Le Missioni linguistiche a noi affidate intendono accompagnare il cammino di fede dei migranti, aiutandoli ad integrarsi nella comunità ecclesiale del luogo mediante una lettura di fede della loro storia, un rafforzamento della loro identità culturale e religiosa, una intensa formazione cristiana che li renda pronti ad assumere un ruolo specifico all'interno della chiesa locale.

Pur riconoscendo la necessità di strutture e di scelte specifiche durante il tempo di crescita e di transizione della comunità emigrata, non gestiamo chiese parallele, ma siamo parte viva della chiesa locale, esercitando un mandato specifico che deriva a pieno diritto del progetto pastorale della diocesi.

Principi che motivano e guidano le nostre scelte pastorali

Il nostro invio ad una chiesa locale come missionari per i migranti ci pone nel cuore della Chiesa, la cui missione è l'imitazione della vita trinitaria in cui la comunione perfetta si esplicita nell'accettazione totale della diversità più infinita.

Il Padre invia il Figlio ad annunciare il suo piano di salvezza per la famiglia umana. Con la forza rinnovatrice dello Spirito raduna nell'unità i figli dispersi a motivo dell'egoismo e della frammentazione, frutti di peccato.

La pastorale migratoria è uno strumento privilegiato per attuare il progetto di Dio per la comunione piena tra gli uomini.

Esercitando il nostro mandato tra i migranti, siamo profeti di cattolicità in quanto sosteniamo con la parola, con l'esempio e con le strutture l'accettazione piena di chi è culturalmente diverso perché risorsa che arricchisce.

Inviati ad evangelizzare e a fortificare i migranti nella fede (Missio ad migrantes), non attueremmo pienamente la nostra missione se non sensibilizzassimo la chiesa locale sulla vocazione specifica dei migranti (Missio migrantium). La pastorale specifica e specializzata costituisce, infatti, uno strumento privilegiato per sollecitare la chiesa locale ad una verifica costante della sua pratica quotidiana di cattolicità e di missionarietà. La presenza del migrante ricorda alla chiesa e alla società di accoglienza il costante pericolo della frammentazione, della divisione, dello sfruttamento e della non accettazione del migrante e diviene chiamata per la chiesa ad attuare il piano di Dio per un regno di giustizia dove la diversità non è più fonte di disuguaglianza, ma sorgente di reciproco arricchimento.

Lo specifico della Missione - in questa fase di transizione - è quello della mediazione, del mettere cioè in relazione i vari gruppi all'interno della società e della chiesa locale nello spirito della comunione pentecostale.

La pastorale migratoria specifica mira, in ultima analisi, alla costruzione di autentiche comunità, cattoliche e comunionali, formate da vari "popoli, lingue e nazioni", in cammino verso la vera patria.

Ogni nostra scelta pastorale si muove all'interno di alcune linee maestre che costituiscono un test per verificare la bontà del nostro operato:

Il nostro impegno pastorale specifico e specializzato è motivato dall'amore per la nostra chiesa che vogliamo sempre più "cattolica".
Crediamo che la presenza dei cattolici di lingua straniera costituisca una ricchezza ed una grazia per la chiesa locale.
Appunto perché risorsa, il laico migrante deve assumere in pieno la responsabilità di "sentire sua" la chiesa locale.
Riconosciamo che la nostra pastorale specifica e specializzata "contagia tutti" ed esige la conversione del cuore da parte di tutti. Saremo presenza scomoda solo se porremo gesti profetici e vivremo come vera icona di comunione e di cattolicità
Ci mettiamo in discussione a livello pastorale per mettere in discussione.
Pulsa nella "chiesa pentecostale" il Cuore di Cristo, venuto sulla terra per attuare il piano del Padre "che tutti siano uno".
In questo continuo esodo, la forza ci viene dall'Eucaristia, pane spezzato per gli altri, dal Dio che si fa straniero e samaritano, dal Signore venuto a servire e a lavare i piedi, da Gesù che cammina a fianco dei viandanti.
I migranti ci ricordano che siamo tutti pellegrini e stranieri su questa terra.

 

II. LA REALTÀ ECCLESIALE E SOCIO-CULTURALE IN CUI OPERIAMO

a) Il contesto generale

Multienticnità
Secolarizzazione e consumismo
Individualismo
Perdita di senso
Crisi della famiglia
Globalizzazione e crisi economica
Il mito dell'integrazione
Politiche migratorie, politiche di asilo
La pastorale come bene di consumo
….

b) La comunità italiana

Dati statistici

Dati statistici sulla popolazione italiana presente sul territorio della MCI e della zona pastorale
Presenza di altri gruppi immigrati
Percentuale della popolazione straniera rispetto alla popolazione locale dell'area dove è situata la Missione
Presenza scolastica di figli di immigrati (ai vari livelli)
Posizione occupazionale degli immigrati
Tasso di disoccupazione
Tasso di anzianità migratoria degli italiani

Evoluzione negli ultimi anni

Come si è sviluppato l'inserimento della comunità italiana nella società locale
Evoluzione delle strutture locali nei confronti degli immigrati
Politiche migratorie (cittadinanza, ecc.) a livello federale, cantonale, comunale
Ruolo delle associazioni dei e per i migranti e delle forze sociali (sindacati, ecc.)
I media e gli immigrati
Atteggiamenti della popolazione locale e degli immigrati nei confronti dell'alterità
Quali le esigenze e le sfide che la comunità emigrata considera importanti
Cura degli anziani, anziani come risorsa
Grado di tenuta della famiglia
Le seconde e terze generazione
Tipologie associative
Grado di partecipazione socio-politica
Comites ecc.
I percorsi dell'integrazione

Strutture e servizi

Missione a tempo pieno
Missione part-time
Parrocchia
Asili-nido e scuole materne
Corsi di lingua e cultura
Scuole
Case per anziani
Associazioni
Giornali e bollettini
Frequenza
Numero di copie tirate

Le risorse umane disponibili

Presenza di italiani in consigli pastorali, ecc.
Suore (anzianità, numero)
Sacerdoti (anzianità, numero)
Consigli pastorali di missione: composizione ecc.
Statuti
Associazioni religiose, gruppi di preghiera, confraternite
Movimenti

c) La chiesa locale e la sfida migratoria

Le prese di posizione della gerarchia: documenti, lettere pastorali, evoluzione nel tempo (i punti salienti, i principi teologici fondanti)
Innovazioni nell'ambito della pastorale migratoria specifica
.... in cammino verso

d) Analisi della chiesa di partenza

I contatti ufficiali
Le visite pastorali dei Vescovi italiani
Travaso di modelli italiani
Invio di missionari

e) Pastorale migratoria specifica: evoluzione, scenari

Quali le priorità pastorali negli anni più recenti
Quali i nuovi problemi e quali le modalità proposte per affrontarli
In cammino verso...
Chiusure, accorpamenti…
inserimento pieno nella parrocchia locale
missione-fortezza
parrocchia multiculturale
centro missionario di animazione di una zona
unità pastorale del posto
cappellania all'interno di una parrocchia locale
missione santuario per una grande città
unità pastorali zonali..
…..

f) Contributo specifico delle MCI nei confronti della Chiesa svizzera

g) Potenzialità e risorse delle migrazioni in campo sociale ed ecclesiale

 

III. FORMULAZIONE ED ATTUAZIONE DI UN PIANO PASTORALE PER LA SINGOLA MCI E PER LA ZONA

1. Obiettivi e priorità

Si tratta di far emergere gli obiettivi di fondo (a lungo termine) e gli obiettivi specifici (a breve termine) che portino l'impronta della cattolicità e della comunionalità nella costruzione del progetto missionario locale.

Bisogna distinguere vari livelli operativi (anche se in pratica spesso si operarà simultaneamente):

Livello di strutture (quale "ristrutturazione" della MCI esprime meglio il cammino di cattolicità e di comunione?) (obiettivi a lungo termine, frutto di dialogo con i Vescovi, la Delegazione ecc.).

2. Piano pastorale della singola Missione (obiettivi ecc.) nel contesto di cui sopra:

Missione come…
Asilo come….
Scuola cultura come relazione
Stampa come….
Catechesi
Predicazione
Giovani
Famiglie
Anziani
Settori particolari
Altre strutture
Associazionismo
Altro

Programmazione missionaria a livello della zona nel segno della comunione (pastorale ad intra): individuazione dei settori di operatività delle unità pastorali zonali, come incontri tra consigli pastorali di Missione, ministri dell'Eucaristia, attività comuni a vari livelli (gite per anziani, ritiri per giovani e famiglie, ecc:9 corsi di formazione per fidanzati…).

Un cammino di programmazione con le parrocchie locali nel segno della comunione (pastorale ad extra missionarietà) per una missionarietà globale (ad es. gesti di solidarietà e di riconciliazione, liturgie e pellegrinaggi comunitari, catechesi, incontri dei due consigli pastorali, discussione a temi, ecc.).

In sintesi per i punti 2, 3, 4 si tratta di definire:

Obiettivi per il 200 per la MCI e la zona pastorale

Settori e modalità di intervento

Individuazione delle risorse e dei mezzi disponibili

Occorre individuare risorse umane ed economiche adeguate in relazione al nuovo progetto da realizzare. Si prendono in considerazione le risorse esistenti e quelle a cui la Missione, la zona, la Delegazione intendono accedere, magari creandone di proprie (formazione dei laici, catechisti, formazione dei quadri, stampa, incontri, ecc.).

Sono definiti i ruoli dei vari operatori coinvolti nel progetto pastorale.

Si tratta, inoltre, di definire la collaborazione con il vasto mondo delle forze che operano in emigrazione a livello di chiesa e di società, quali associazioni ed istituzioni, le modalità e le dinamiche di cooperazione.

Stesura dell'organigramma e cronogramma (che tengano conto anche dei programmi delle parrocchie e della Delegazione e della Diocesi).. Si stende il calendario di massima e si definiscono spazi e luoghi per l'annuncio, la celebrazione, il dialogo, la diakonia e la koinonia ad intra e ad extra della missione.

Ratifica e verifica del progetto pastorale

Il progetto pastorale elaborato dalla Missione e dalla zona pastorale riceve la sua ratifica dalla Chiesa locale e va periodicamente verificato e aggiornato, valutandone i risultati positivi e le lacune a livello di obiettivi, attività, tempo, cooperazione, formazione, utilizzo di mezzi, ecc.

G. G. Tassello
CSERPE - Basilea