Gesù, il crocifisso, non è qui. È risorto! (cfr Mt 28,5-6).


Oggi come oggi, più che mai, noi credenti dobbiamo ripensare al fondamento della nostra fede, la quale trova forza nella fiducia che abbiamo dato non a un morto, ma al Vivente, al Risorto. In queste ultime settimane abbiamo ascoltato alcuni profeti di sventura che hanno cercato di farci vedere nell’emergenza sanitaria mondiale una punizione di Dio per l’umanità degenerata nel peccato. No, non è così! Quel crocifisso appeso alla croce porta il peso del peccato di ieri e di oggi, ha preso su di se ogni fragilità umana per trasformarla in redenzione, salvezza e speranza. Papa Francesco ci esorta a dare al Vivente il posto centrale nella nostra vita e a chiedere la grazia di non farci trasportare dalla corrente, dal mare dei problemi, di non infrangerci sulle pietre del peccato e sugli scogli della sfiducia e della paura. Perché Gesù è specialista nel trasformare le nostre morti in vita, i nostri lamenti in danza: con Lui possiamo compiere anche noi la Pasqua, cioè il passaggio dalla chiusura alla comunione, dalla desolazione alla consolazione, dalla paura alla fiducia. Si,Gesù non è un personaggio del passato, è una Persona vivente oggi; non si conosce sui libri di storia, s’incontra nella vita. Buona Pasqua di speranza e di vita a tutti voi! Don Saverio, Antonella, Maddalena e Patrizia.