Intolleranza
Intolleranza
Questo Messaggio per la Giornata mondiale dell’emigrazione, che le chiese particolari celebreranno nel corso dell’anno liturgico, vorrei che recasse l’espressione del mio affetto, della mia sollecitudine, della mia preoccupazione per milioni di persone, coinvolte in uno dei più complessi e drammatici eventi della storia: le migrazioni. L’argomento merita ogni interesse e suscita vive preoccupazioni; di recente, infatti, le migrazioni hanno talvolta assunto l’aspetto disumanizzante della persecuzione politica, religiosa, ideologica, etnica; e ciò imprime il suo stigma sul volto dei profughi, dei rifugiati, degli espulsi, degli esiliati: uomini e donne, vecchi o giovani, e persino bambini, spesso tragicamente privati dei genitori.
Reca tuttavia grande sollievo il fatto che la Chiesa si apre globalmente a tutta la complessa varietà del mondo delle migrazioni per additare ed offrire condizioni di sopravvivenza, di vita, di lavoro, e, soprattutto, per creare un ambiente caratterizzato dal rispetto dei fondamentali diritti umani. Solo in tale ambiente questi nostri fratelli e sorelle potranno superare meno dolorosamente il dramma dell’inserimento, per loro troppo spesso traumatizzante, sia perché hanno una naturale inadeguatezza di adattamento e di apertura, sia perché si trovano ad affrontare una convivenza umana non di rado ostile, chiusa e intollerante verso tutto ciò che si ritiene diverso o che possa procurare disagio sociale ed economico.
Desidero, nello stesso tempo, manifestare apprezzamento per numerose iniziative legislative e sociali, che paesi d’accoglienza hanno già messo in atto allo scopo di creare un’atmosfera non solo di tolleranza, ma di comprensione e di fraternità. Soprattutto le Conferenze Episcopali si sono distinte con interventi coraggiosi, carichi di profonda ispirazione evangelica. (Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata mondiale del migrante Il diritto dei fedeli migranti alla libera integrazione ecclesiale, 16.07.1985, in Enchiridion della Chiesa per le migrazioni, n.728).