Solidarietà - 1


Solidarietà non è una parola strettamente biblica, tuttavia evoca una serie di risonanze racchiuse in altri termini: alleanza, riscatto, misericordia, fedeltà, carità, giustizia. 

Non si può trattare il tema biblico della solidarietà (come, del resto, ogni altro tema) se non partendo dalla grande esperienza dell’Esodo, origine e modello di tutta l’esperienza di Israele. Per descrivere questa sua ricca esperienza originaria, Israele ricorse a tre schemi.L’Esodo è una liberazione dall’Egitto: un viaggio dalla schiavitù alla libertà. 

L’Esodo è un ritorno alla condizione di popolo: un viaggio dalla dispersione alla comunione, dall’esilio alla patria. L’Esodo, infine, è un affrancamento dal servizio al Faraone per un servizio al vero Dio: una liberazione dagli idoli per una totale appartenenza all’unico Signore. 

Dunque, tre schemi che vedono l’Esodo come liberazione, come comunione e come appartenenza a Dio. Questi tre schemi sono tra loro convergenti e complementari: tutti insieme definiscono l’esperienza dell’Esodo e, per quanto ci riguarda, la concezione biblica della solidarietà. Dalla schiavitù alla libertà, ma quale libertà? Una libertà che si realizza, appunto, in una struttura di solidarietà, di comunità e che trova la sua possibilità nel rifiuto degli idoli e nell’appartenenza all’unico Dio. In altre parole, la solidarietà è vista come il luogo dell’autentica libertà e come il luogo dell’appartenenza a Dio. 

Non c’è autentica libertà se non in una struttura di solidarietà e non è possibile la solidarietà se non nell’obbedienza all’unico Signore: gli idoli, infatti, non soltanto distraggono da Dio, ma contrappongono l’uomo all’uomo.Ma il viaggio verso la liberazione/solidarietà è continuamente ostacolato. Il cammino di Israele nel deserto (e poi, più ampiamente, l’intera storia di Israele) mostra come il cammino verso la libertà e la solidarietà sia continuamente minacciato in tutte le sue componenti essenziali: è ricorrente la nostalgia della schiavitù (la comoda sicurezza della schiavitù); è sempre in agguato la concezione della libertà come appartenenza a se stessi, anziché come appartenenza a Dio e come solidarietà; infine, è sempre ricorrente la tentazione di concepire la libertà e la solidarietà a misura dell’uomo, sedentariamente, anziché come perenne marcia in avanti, verso il futuro.

I profeti, a loro volta, si appellano alla solidarietà di Dio (Alleanza) per denunciare le mancanze di solidarietà della società di Israele: l’accaparramento della terra, l’oppressione dei poveri, la discriminazione. Inoltre i profeti sono coscienti del limite del peccato che continuamente inceppa il cammino verso la solidarietà. Ma il peccato non deve in alcun modo togliere la speranza. Di fronte alla delusione del presente, i profeti proiettano la speranza nel futuro messianico. Nella descrizione di questo futuro messianico ha una parte importante la visione di un mondo solidale, di un mondo rappacificato. Non è il caso di prendere in considerazione le singole parole di Gesù, né i singoli esempi della sua vita. 

È più interessante prendere in considerazione la vita di Cristo nel suo complesso, colta nell’ispirazione profonda che l’ha costantemente guidata. È fuori dubbio che si tratti di una prassi di solidarietà.

È anzitutto chiaro che la prassi di solidarietà di Gesù nasce da un’esperienza religiosa. La solidarietà di Gesù trova in Dio Padre (nel suo amore verso l’uomo) la sua radice, la sua misura e il suo metodo. Inoltre la solidarietà di Gesù è un modo di concepire e gestire l’intera esistenza, non un valore da vivere semplicemente in situazioni o in ambiti particolari. La solidarietà è possibile soltanto all’interno di una concezione rinnovata della vita. Per Gesù, infine, la solidarietà è la via, l’unica via, capace di superare la barriera della morte: è attraverso la Croce (appunto la via della solidarietà radicale) che si giunge alla risurrezione. 

La solidarietà è la forza vittoriosa della storia. La Bibbia non sviluppa una dottrina sulla solidarietà, ma piuttosto racconta e suggerisce una prassi concreta di solidarietà. L’intera storia di Dio, dalla creazione alla croce, non fa che svelare la solidarietà di Dio verso l’uomo. Questo perché Dio è egli stesso solidarietà. La solidarietà manifesta il volto di Dio che è amore. Ma la solidarietà identifica anche la natura profonda dell’uomo, fatto a immagine di Dio. La solidarietà è perciò nel contempo la verità di Dio e la verità dell’uomo. E una comunità cristiana solidale non soltanto è salvezza per l’uomo, ma è anche e soprattutto gloria di Dio, perché ne ridisegna la figura (Bruno Maggioni, Le radici bibliche della solidarietà).