Tenda


«Tu stendi il cielo come una tenda», canta il salmista pieno di ammirazione, contemplando l’universo creato (cf Sal. 104, 2). Sotto questa tenda stellata Dio ha posto l’uomo, cantore della sua gloria. 

Ma c’è al di là di questa, un’altra tenda, immensa, che appartiene alla sfera delle realtà eterne: è Dio stesso, la sua Presenza che tutto penetra e tutto comprende; c’è la celeste dimora che da piccoli ci hanno insegnato a chiamare “paradiso”. 

A quella meta sospira l’uomo che si trova viandante e pellegrino sulla terra. «Signore, chi abiterà nella tua tenda? Chi riposerà sul tuo santo monte?» (Sal 15,1). Proprio perché ora abita in una tenda provvisoria e fragile - «tenda d’argilla» (cf Sap 9,15) esposta alle intemperie, ossia in «questa tenda del corpo» che si logora (cf 2 Pt I, 13-14) -, l’uomo vive come nomade, sposta continuamente oltre la sua tenda e anela senza posa alla stabilità.Ecco il senso della storia di Abramo che si mette in cammino e che andando verso la terra promessa pianta e leva di tappa in tappa la sua tenda (cf Gen. 12, 7-9). 

Ecco, ancora, il senso della storia d’Israele - discendenza di Abramo - che, ancora alla ricerca della “terra promessa”, vive nomade sotto le tende. E Dio, che si era fatto misterioso ospite di Abramo presso la tenda piantata sotto le Querce di Mamre (cf Gen 18, I ss.), là dove aveva annunziato alla sterile Sara il sorriso di Isacco, si fece poi compagno di viaggio al popolo per quarant’anni accampato nel deserto. «Io darò convegno agli Israeliti in questo luogo, che sarà consacrato alla mia Gloria. 

Consacrerò la tenda del convegno... Abiterò in mezzo agli Israeliti e sarò il loro Dio. Sapranno che io sono il Signore, il loro Dio, che li ho fatti uscire dal paese d’Egitto, per abitare in mezzo a loro... (Es 29, 43-45; cf 40, 1-34).Secondo tutte le indicazioni ricevute da Dio sul monte, Mosè costruì la tenda del convegno alla quale poteva recarsi «chiunque volesse consultare il Signore» (cf Es 33, 7- 11). E sotto quella tenda che «il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parla con un altro» (Es 33,11).

O dolce e terribile esperienza della vicinanza di Dio, il Santo, il Trascendente! Non è forse questa arcana Presenza a rendere il popolo d’Israele “diverso” e - benché piccolo - temibile agli occhi degli altri popoli? Contemplando l’accampamento delle dodici tribù, Balaam, il profeta pagano, non poté trattenersi dal cantare: «Come sono belle le tue tende, Giacobbe, le tue dimore, Israele! 

Sono come torrenti che si diramano, come giardini lungo un fiume...» (Nm 24, 5-6).Eppure si era ancora nell’ambito della “figura”, poiché la sua vera tenda in mezzo agli uomini Dio la piantò quando «il Verbo si fece carne». Il termine greco eskenosen significa precisamente «pose la sua tenda». È lui la santa dimora che Dio aveva promesso a Davide quando questi si era proposto di costruirgli una casa di cedro (cf 2 Sam 7, 1- 16). 

E la Chiesa - corpo mistico di Cristo - è ormai la vera tenda del convegno, dove chiunque lo voglia può incontrarsi con Dio. Tenda non già collocata sul monte, lontano, ma piantata in mezzo a tutti gli uomini. Davanti a Gesù trasfigurato, Pietro - quasi fuori di sé! - propose di rimanere sul Tabor costruendovi tre tende: una per Gesù, una per Mosè e una per Elia (cf Mc 9, 2-8), ma Gesù ridiscese con loro, poiché era necessario che la sua propria tenda - il suo corpo - venisse lacerata e gettata fuori dalla porta del la città (cf Eb 13,12l 5) per poter essere rifatta in tutto il suo splendore e divenire principio di un’umanità nuova, di quella umanità su cui alla fine dei tempi Dio «stenderà la tua tenda» per darle ristoro dopo la grande tribolazione del pellegrinaggio terreno (cf Ap 7,15-177. 

Allora, in quella tenda illuminata dall’Agnello immolato e glorioso, «ministro del santuario e della vera tenda non costruita da mano di uomo ma da Dio stesso» (cf Eb 8, 2; 9, l-12), noi tutti vedremo Dio “faccia a faccia” e ci vedremo in Lui; vedremo la nostra “tenda d’argilla” tutta trasfigurata dalla luce della sua Gloria (Madre Anna M. Cànopi, osb).