PREGHIERE PER OGNI MOMENTO


N.B. per copiare il testo della preghiera scelta, seleziona e copia/incolla  e incolla nel tuo editor di testi (Word o altro)  

 

Preghiera dei genitori

Donaci, Signore, gioie pure,
dolori sopportabili, amore paziente,
lieta e forte concordia nel bene.

Donaci un pane per la nostra famiglia,
vita e virtù per educare i nostri figli.
Nelle tue mani raccomandiamo
i giorni che benigno concedi.

Donaci di consolare e nobilitare
con l'esempio e la parola
quanti incontriamo
sul nostro cammino.

Insegnaci a espiare le nostre colpe
che non ricattano sulla nostra famiglia.
Liberaci dal male
e consolaci con la tua pace.



 

LA FAMIGLIA

Padre, donaci di tornare tutti
a guadagnarci il pane con le nostre mani,
e tornare tutti a gustare
quanto sia buono il pane.

Padre, dona a tutte le case
una donna forte e saggia,
che insieme con l'uomo sia il principio
dell'armonia libera e necessaria.

Padre, dona figli che siano
segno di gioia e di pace
intorno a ogni mensa;

e che tutti possiamo veder fiorire
una Chiesa più credibile,
una città più umana.



All’Angelo della Casa

Visita, Signore, la nostra casa
e allontana da noi
ogni insidia del nemico infernale;
i Tuoi Angeli Santi ci custodiscano nella pace
e sia sempre sopra di noi la Tua Benedizione.
Per Cristo nostro Signore.

(Dal messale: Liturg. di Compieta)



 


"Segreto di santità"

O Spirito Santo,
anima della mia anima,
io ti adoro,
illuminami,
guidami,
fortificami,
consolami,
dimmi quello che devo fare,
dammi i tuoi ordini:
Ti prometto di sottomettermi
a tutto ciò che desideri da me
e di accettare tutto quello
che permetterai che mi succeda,
Fammi soltanto conoscere la tua volontà!
Amen.





Preghiera degli sposi e della famiglia

Signore Gesù,
che a Nazareth e a Cana,
hai onorato l'amore coniugale.
Santifica con la tua benedizione la nostra famiglia.
Metti nei nostri cuori
Desideri che Tu possa compiere e preghiere che Tu possa esaudire,
ispira degli atti che Tu possa benedire,
La santa Famiglia di Nazareth
Ci aiuti a perseverare con paziente speranza
Nel compimento fedele
Della volontà del Padre
Dal quale ci attendiamo tutto il bene.
Amen.




Preghiera della famiglia unita
(il papà e la mamma)

Signore, Padre Santo,
Dio onnipotente ed eterno,
noi ti benediciamo e ti ringraziamo
per questa nostra famiglia che vuol vivere unita nell'amore.
Ti offriamo le gioie e i dolori della nostra vita
E ti presentiamo le nostre speranze per l'avvenire.
O Dio, fonte di ogni bene,
dona alla nostra mensa il cibo quotidiano,
conservaci nella salute e nella pace,
guida i nostri passi sulla via del bene.
Fa' che dopo aver vissuto felici in questa casa,
ci ritroviamo ancora tutti uniti
nella felicità del Paradiso.
Amen.

 



Preghiera della famiglia unita
(genitori e figli insieme)


Accogli Signore, la nostra preghiera,
unisci i nostri cuori nella fede
e rendili operosi nella carità,
così che la gioia di avere una casa
non ci faccia dimenticare i fratelli che ne sono senza.
La benedizione che ora invochiamo,
sia pegno dei tuoi doni,
per l'intercessione di Maria SS. Aiuto dei cristiani.
Amen




Preghiera nell'attesa di un figlio

O Signore, Padre Nostro,
ti ringraziamo per il dono meraviglioso
con il quale ci hai resi partecipi
della tua paternità divina.
In questo periodo di attesa, ti preghiamo:
proteggi questa vita ancora piena di mistero,
perché giunga sana alla luce del mondo
e alla rinascita del battesimo.
Madre di Dio, al tuo cuore di mamma
affidiamo nostro figlio.
Amen





Preghiera nell'anniversario del matrimonio

O Dio, Signore dell'universo
che in principio hai creato l'uomo e la donna
e hai istituito il patto coniugale,
benedici e confermaci nel nostro amore
perché esprimiamo un'immagine
sempre più autentica
dell'unione di Gesù con la Chiesa.
Amen.




Preghiera per il 25° di matrimonio

O Dio, che ci hai sostenuto
in una indissolubile comunità di vita
attraverso gioie e dolori,
purifica ed accresci il nostro amore
con la forza del tuo Spirito,
perché (insieme con i nostri figli)
godiamo sempre della tua amicizia.
Amen.




Preghiera di ringraziamento

O Dio, fonte di ogni bene e principio
del nostro essere e del nostro agire,
ricevi il nostro umile ringraziamento
per i tuoi benefici,
e fa' che al dono della tua benevolenza
corrisponda l'impegno generoso della nostra vita
a servizio della tua gloria.
Amen.

 


Chi è Gesù per me

Gesù è la parola che va proclamata.
Gesù è la verità che dev\'essere narrata.
Gesù è la vita che dev\'essere vissuta.
Gesù è l\'amore che dev\'essere amato.
Gesù è la gioia che dev\'essere condivisa.
Gesù è la pace che dev\'essere donata.
Gesù è l\'affamato che dev\'essere nutrito.
Gesù è l\'ignudo che dev\'essere vestito.
Gesù è il malato che dev\'essere sanato.
Gesù è il reietto che dev\'essere accolto.
Gesù è il piccolo che bisogna abbracciare.
Gesù è il cieco che bisogna guidare.
Gesù è il muto cui bisogna parlare.
Gesù è il drogato che bisogna aiutare.
Gesù è lo straniero che bisogna accogliere.
Gesù è il povero che bisogna soccorrere.
Per me Gesù è il mio tutto di tutto.

Madre Teresa di Calcutta

 

 

Scopri l\'amore

Prendi un sorriso:
regalalo a chi non l\'ha mai avuto.

Prendi un raggio di sole:
mettilo nel cuore della notte.

Scopri una sorgente:
ristora chi è prostrato nella polvere.

Cogli una lacrima:
posala sul volto di chi non piange mai.

Prendi il coraggio:
mettilo nell\'animo di chi non sa lottare.

Vivi la vita:
raccontala a chi non sa capirla.

Apriti alla speranza:
vivi nella sua luce.

Prendi la bontà:
donala a chi non sa donare.

Scopri l\'amore:
fallo crescere sulla terra.
Mahatma Gandhi


 

Il sì della mia risposta

Vergine Immacolata,
prendi il sì della mia risposta
alla chiamata del Signore
e custodiscilo dentro il tuo sì,
meravigliosamente fedele.
Donami la gioia e la speranza
che trasmettesti ad Elisabetta
entrando nella sua povera casa.
Fa\' che la passione di salvare
mi renda missionario infaticabile,
povero di mezzi e di cose,
puro e trasparente nei sentimenti,
totalmente libero
per donarmi veramente agli altri.
Rendimi umile e obbediente fino alla Croce
per esservi una cosa sola con Gesù,
Dio disceso dal cielo per salvarmi.
O Maria, affido a te tutte le persone
che ho incontrato e che incontrerò
nel viaggio della fede:
illuminaci il cammino,
riscaldaci il cuore,
portaci alla casa e alla festa dell\'Amore
che non avrà mai fine.
Amen.

Angelo Comastri, Arcivescovo di Loreto

 

 

Vieni, Signore

Avvento, tempo dell\'attesa e della speranza:
è la tua venuta, o Cristo, che vogliamo rivivere,
preparandoci più profondamente
nella fede e nell\'amore.

Avvento, tempo della Chiesa affamata del Salvatore:
essa vuole ripeterti, volgendosi a te
con più insistenza, con un lungo sguardo,
che tu sei tutto per lei.

Avvento, tempo dei desideri più nobili dell\'uomo
che più coscientemente convergono verso di te,
e che devono cercare in te, nel tuo mistero,
il loro compimento.

Avvento, tempo di silenzio e di raccoglimento,
in cui ci sforziamo d\'ascoltare la Parola
che vuol venire a noi,
e di sentire i passi che si avvicinano.

Avvento, tempo dell\'accoglienza
in cui tutto cerca di aprirsi,
in cui tutto vuol dilatarsi nei nostri cuori troppo stretti,
al fine di ricevere la grandezza infinita
del Dio che viene a noi.

Jean Galot


 

 

Insegnami, Signore, a dire grazie

Grazie per il pane, il vento, la terra e l\'acqua.
Grazie per la musica e per il silenzio.
Grazie per il miracolo di ogni nuovo giorno.
Grazie per i gesti e le parole di tenerezza.
Grazie per le risate e per i sorrisi.
Grazie per tutto ciò che mi aiuta a vivere, nonostante le sofferenze e lo sconforto.
Grazie a tutti quelli che amo e che mi amano.
E che questi mille ringraziamenti si trasformino in un\'immensa azione di grazie quando mi rivolgo a Te, fonte di ogni grazia e roccia della mia vita.
Grazie per il Tuo amore senza confini.
Grazie per il pane dell\'Eucarestia.
Grazie per la pace che viene da Te.
Grazie per la libertà che Tu ci dai.
Con i miei fratelli io proclamo la Tua lode per la nostra vita che è nelle Tue mani e per le nostre anime che Ti sono affidate.
Per i favori di cui Tu ci inondi e che non sempre sappiamo riconoscere.
Dio buono e misericordioso, che il Tuo nome sia benedetto, sempre.

Jean-Pierre Dubois-Dumée




 

Non c\'è più

Io credo, Signore,
che al termine del cammino
non c\'è ancora da camminare
ma la fine del pellegrinaggio.
Credo, Signore,
che alla fine della notte
non c\'è più notte
ma l\'aurora.
Credo, Signore,
che alla fine dell\'inverno
non c\'è più inverno
ma la primavera.
Credo, Signore,
che dopo la disperazione
non c\'è ancora disperazione
ma la speranza.
Credo, Signore,
che al termine dell\'attesa
non c\'è ancora attesa
ma l\'incontro.
Credo, Signore,
che dopo la morte
non c\'è ancora morte
ma la vita.

Joseph Folliet



La speranza

Signore,
questa esistenza io l\'accetto,
e l\'accetto in speranza.
Una speranza
che tutto comprende e sopporta,
una speranza che non so mai
se la posseggo davvero.
Una speranza
che nasce al mio profondo,
una speranza totale
che non posso sostituire
con angosce inconfessate e cose possedute.
Questa speranza assoluta
io me la riconosco e voglio averla:
di essa devo rispondere
come del compito più grande
della mia vita.
Io so, Signore,
che essa non è un\'utopia,
ma viene da Te,
nasce da Te e abbraccia tutto
e tutto comprende cone promessa
che l\'umanità arriverà
alla pienezza di vita
e ogni uomo potrà davvero
non vergognarsi d\'essere uomo.

Karl Rahner




Signore, fammi incontrare qualcuno da amare

Signore, quando vado ad incontrare
una persona importante, mi preparo, mi vesto elegante.
Fa\' che tutte le volte che incontro qualcuno
io abbia la consapevolezza di incontrare Te.

Signore, quando mi sento solo e depresso,
donami la forza di andare incontro a qualcuno che è più scoraggiato di me.
Quando ho voglia di rinchiudermi nel mio io, di tagliare i ponti con tutti,
perchè "tanto non c\'è niente da fare",
donami la forza di voler ricominciare, di donare a tutti un sorriso.
Quando nessuno mi cerca, donami l\'entusiasmo di cercare qualcuno
che si sente solo e abbandonato.
Quando sono stato tradito da un amico e ho paura di soffrire ancora,
ricorda al mio cuore quante volte ti ho tradito,
quante volte mi sono allontanato da e quale tenerezza Tu mi hai donato
ogni volta che ho riconosciuto di aver sbagliato strada.
Quando ritengo di saper bastare a me stesso e di non aver bisogno di nulla e di nessuno,
Signore, fammi comprendere che senza di Te io non posso far nulla,
e che invece in Te, solo in Te, io posso tutto.
Quando gli altri mi sembrano lontani, fa\' che io sappia farmi per loro prossimo;
quando gli altri sono tristi, fa\' che io sappia donare la tua gioia;
quando gli altri mi raccontano solo male e ingiustizie
e mi mettono nel cuore e nella mente pensieri di violenza e di morte,
Tu, Signore, fammi essere strumento della tua pace.

Fa\', o Signore, che io abbia l\'entusiamso di creare occasioni di festa,
spazi di incontri veri e creativi, luoghi in cui ciascuno sappia riconoscere l\'altro,
ritrovare se stesso e sperimentare il bisogno di Te,
il desiderio di risentire la tua Parola che salva, cha fa rinascere,
la tua Parola che soffia nel cuore,
il tuo Spirito Santo che fa nuove tutte le cose.

M. Antonietta La Barbera


 

Quando

Quando mi sento stanco,
e le mie forze non sembrano più sufficienti per andare avanti,
dammi la forza di cercarti sempre, Signore.

Quando il buio della notte
scende cupo nel mio cuore e tutto mi appare triste e doloroso,
rischiarami con la luce della tua Parola.

Quando intorno a me
vedo gente che soffre e piange,
fammi donare sempre gioia e speranza.

Quando gli altri sono in difficoltà
e hanno bisogno di me,
fammi essere presenza amica e discreta.

Quando le falsità e i compromessi
regolano la mia vita,
dammi il coraggio dell\'autenticità senza riserve.

Quando voglio far valere
sempre e solo le mie idee,
dammi l\'umiltà di considerare anche le posizioni altrui.

Quando prevalgono
le lotte e le divisioni,
fammi essere portatore di unione e di concordia.

Quando ....

Solo quando sarò capace di fidarmi di Te, Signore,
riuscirò a vedere e a proclamare il Tuo Regno
che è già tra noi, con noi e dentro di noi.

Adolfo Rebecchini

 

Mio Dio, prendimi per mano

Mio Dio, prendimi per mano,
ti seguirò,
non farò troppa resistenza.
Non mi sottrarrò a nessuna delle cose
che mi verranno addosso in questa vita,
cercherò di accettare tutto
e nel modo migliore.
Ma concedimi di tanto in tanto
un breve momento di pace.
Non penserò più nella mia ingenuità,
che un simile momento
debba durare in eterno,
saprò anche accettare
l\'irrequietezza e la lotta.
Il calore e la sicurezza mi piacciono,
ma non mi ribellerò se mi toccherà
stare al freddo purchè
tu mi tenga per mano.
Andrò dappertutto allora
e cercherò di non aver paura.
E dovunque mi troverò,
io cercherò
d\'irraggiare un pò di quell\'amore,
di quel vero amore per gli uomini
che mi porto dentro.

Hetty Hillesisum

 

La croce è troppo pesante

Signore,
la croce è troppo pesante per te,
e tuttavia tu la porti
perchè il Padre lo vuole, per noi.
Il suo carico è superiore alle tue forze,
e tuttavia tu non la rifiuti.
Cadi, ti rialzi e prosegui ancora.
Insegnami a capire che ogni vera sofferenza
presto o tardi, in un modo o nell\'altro,
risulterà alla fine troppo pesante
per le nostre spalle,
perchè non siamo creati per il dolore,
ma per la felicità.
Ogni croce sembrerà superiore alle forze.
Sempre si udrà il grido stanco
e pieno di paura: "Non ne posso più!".
Signore, aiutami in quell\' ora
con la forza della tua pazienza e del tuo amore
affinché non mi perda d\'animo.
Tu sai quanto grande può essere
il peso di una croce.
Non ci imputare il diventare deboli,
ma aiutaci a rialzarci.
Rinnovami nella pazienza,
infondimi la tua forza nell\'anima.
Allora mi rialzerò di nuovo,
accetterò il mio peso e andrò oltre.

Romano Guardini



Preghiera per l\'imprevisto

O Dio dell\'imprevisto,
fa\' che io non tema mai
l\'imprevisto,
l\'inconsueto,
l\'impensato
poiché proprio Tu fosti tutto ciò
e feristi il cuore degli uomini
con la tua assoluta Novità.
Scioglimi il cuore
perchè anch\'io sappia
sorprendermi e sorprendere
per diversità di pensiero,
novità di vita,
fantasia d\'amore,
prontezza di fronte al male.
Fa\' che un pochino almeno ti somigli,
o Dio dell\'imprevisto,
che nel tuo Figlio
desti il giro ad un mondo rappreso
e senza senso.
Fa\' che io diventi immagine e strumento
della tua Buona Novità.

Léon Bloy, Ferroviere e Saggista (1846-1920)


 

 

Rallegratevi

(Interpretazione "ecologica" delle Beatitudini)

Beati i poveri di spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Rallegratevi, voi che ponete la vostra fiducia in Dio e nella sua creazione;
vivrete con lui nel mondo nuovo.

Beati quelli che piangono, perché saranno consolati.
Rallegratevi, voi che proteggete la creazione con dolcezza e coraggio;
Dio vi affiderà la terra.

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Rallegratevi, voi che ripartite le risorse della terra con giustizia;
avrete il necessario per vivere.

Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Rallegratevi, voi che salvaguardate la terra per i vostri figli;
troverete speranza.

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Rallegratevi, voi che non servite Dio e Mammona;
conoscerete la volontà creatrice di Dio.

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Rallegratevi, voi che vi riconciliate con gli altri;
sarete chiamati amici di Dio.

Beati quelli che sono perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Rallegratevi, voi che non vi scoraggiate nonostante gli ostacoli;
abiterete con Dio nel mondo nuovo.

Anonimo

 

 Questo è l\'Amore...

Questo è il cuore inquieto di Dio,
Colui che per primo ci ha amati;
la pienezza dell\'Essere che si riversa in coloro che non hanno essere.
La pienezza della vita che trabocca e scende a vivificare coloro che non hanno vita.
Dio scende nel mondo, lo spirito scende nella materia, la vita nella morte.
La discesa che continua, che cala verso ciò che non ha valore,
questo è Amore cristiano.
Dio ama gli uomini, ama ciascuno di noi, ama il peccatore;
ha scelto ciò che è abominevole davanti agli uomini,
per farne oggetto della sua grazia.
E\' un Dio che si annichila per dare vita agli altri.
Un Dio attratto da ciò che è perduto.
Egli viene a cercare e a ricreare ciò che era abbattuto e disperso.
L\'uomo ha valore perché amato da Dio.
E Dio è con Cristo per riconciliare il mondo con se stesso.
E Dio è Amore immotivato.
Un Amore così grande da lasciarsi annientare.
Questo è l\'Amore di Cristo,
questo è l\'Amore di Dio.

Padre David Maria Turoldo

 


Messaggio di Pace

La prima pace,
la più importante di tutte,
è quella che viene dall\'anima degli uomini
quando prendono coscienza dei legami
che li uniscono all\'universo e a tutti i suoi poteri,
con i quali forma un\'unica entità.
Questa pace giunge quando gli uomini si rendono conto
che al Centro dell\'Universo dimora DIO
e che questo Centro è in realtà ovunque.
E\' all\'interno di ciascuno di noi.
Ecco la vera pace!
Le altre non sono che il suo riflesso.
La seconda pace è quella che si crea tra gli individui,
la terza quella che unisce le nazioni.
Ma oltre a ciò, è necessario capire
che la pace non sarà possibile tra le nazioni
sino a quando gli uomini non saranno convinti
che la vera pace si trova nel cuore stesso dell\'anima umana.

Alce Nero

 

 

 Messaggio di Speranza

Un uomo disperava dell\'amore di Dio.
Un giorno, mentre errava sulle colline che attorniavano la sua città,
incontrò un pastore.
Questi, vedendolo afflitto, gli chiese:
"Che cosa ti turba amico?"
"Mi sento immensamente solo".
"Anch\'io sono solo, eppure non sono triste".
"Forse perché Dio ti fa compagnia".
"Hai indovinato!".
"Io non ho la compagnia di Dio.
Non riesco a credere nel suo amore.
Com\'è possibile che ami me?".
"Vedi laggiù la nostra città? - gli chiese il pastore, -
Vedi le case? Vedi le finestre?".
"Vedo tutto questo", rispose il pellegrino.
"Allora non devi disperare. Il sole è uno solo,
ma ogni finestra della città,
anche la più piccola e la più nascosta,
ogni giorno viene baciata dal sole.
Forse tu disperi perché tieni chiusa la tua finestra".

Anonimo arabo


 

 

L\'importante è seminare

Semina, semina,
l\'importante è seminare,
poco, molto o tutto il grano della speranza.
Semina il tuo sorriso perchè splenda intorno a te.
Semina le tue energie per affrontare le battaglie della vita.
Semina il tuo coraggio per risollevare quello altrui.
Semina il tuo entusiasmo, la tua fede, il tuo amore.
Semina ed abbi fiducia: ogni chicco arricchirà un piccolo angolo della terra.

Anonimo

 

 

 Io credo!

Credo in un solo Dio, Padre Onnipotente, Creatore di tutte le cose, quelle che vediamo e quelle che non vediamo ancora...
Nulla di ciò che è o accade "può sottrarsi alla Sua Volontà", infinitamente provvidente e misteriosa.
Nulla può impedire che si realizzi anche per me la Sua Volontà: che io sia in Lui come un figlio, che lo conosca in una luce senza ombra alcuna, che lo ami nella gioia eternamente nuova della Sua Presenza.
Nulla può impedirlo se non la mia incredulità, il mio rifiuto, la mia meschina presunzione di figlio di Adamo
Che pretende di misurare i dono di Dio.
Credo in Lui, e rinuncio a farmi misura del bene e del male: a Lui chiedo luce per la mia intelligenza incerta, forza per la mia volontà fragile, adempimento della mia illimitata speranza di vita....
Credo in Gesù Cristo, Figlio Unigenito immagine perfetta del Padre prima di tutti i tempi.
In Lui e per Lui tutto è stato creato, per Lui noi stessi
"siamo fatti a immagine di Dio, in Lui siamo destinati ad essere figli".
Il Figlio venne in mezzo a noi mandato dal Padre, assunse la nostra condizione umana, in tutto simile a noi tranne che nel peccato, perché fosse vinto il peccato dei figli di Adamo e a tutti si manifestassero la giustizia e la misericordia del Padre.
Gesù fu concepito per opera dello Spirito Santo e nacque da Maria Vergine...Annunciò il Vangelo della salvezza per ogni uomo: "perdono per i peccatori, libertà per i prigionieri, gioia per gli afflitti, riscatto per i perseguitati, vita eterna per tutti.
Confermò la Sua Parola con segni prodigiosi, testimoniando la verità delle promesse di Dio e la potenza del Suo Amore di Padre.
A Gerusalemme si consegnò volontariamente alla morte, ma promise ai "suoi che mai li avrebbe abbandonati"...Giudicato dal Sinedrio e da Ponzio Pilato, fu condannato alla morte di Croce....
Morì secondo le Scritture...
Il terzo giorno per il dono del Padre e l\'invincibile forza dello Spirito e resuscitato dai morti...
Nella Sua umanità crocifissa e riscattata dalla schiavitù della morte e stato costituito Figlio di Dio in potenza, partecipa alla Signoria del Padre in tutto il creato.
Il Risorto si manifestò a quelli che lo avevano seguito nelle Sue prove, confermò in pienezza la loro fede nel Dio vivo e li costituì "testimoni viventi" dell\'invincibile forza di Dio, che libera dal potere del peccato e dal timore della morte...
Ai discepoli e a tutti quelli che credono in Lui confermò la promessa di "Essere con loro ogni giorno e in ogni tempo, finchè i giorni e i tempi più non si succederanno"...
Allora verrà di nuovo nella Gloria per il giudizio:
quelli che gli avranno creduto e lo avranno accolto nella persona di ogni fratello "regneranno con Lui nella vita eterna"...Quelli che non gli avranno creduto e non lo avranno accolto, conosceranno la seconda morte che non ha fine...
Credo in Gesù, mio Signore e mio Dio, e voglio vivere la vita ad imitazione di Lui, nella fedeltà alla Sua Parola e nel segno della Sua dedizione...
Credo nello Spirito Santo che è Signore e dà la vita, che dal Padre e dal Figlio procede prima di ogni tempo...
In molti modi e in molti tempi Egli ha parlato per mezzo dei profeti, e infine, nel tempo decisivo per bocca del Figlio...
Da Gesù Risorto Egli è inviato ad ogni credente per condurlo alla conoscenza della verità tutta intera...
Per opera dello Spirito, da ogni nazione, lingua e cultura è convocata la S. Chiesa, Una, Santa, Cattolica e Apostolica...Essa è nel mondo segno e strumento della riconciliazione di tutto il genere umano.
Essa è profezia e l\'inizio della Gerusalemme Celeste, della città impossibile all\'opera umana ma possibile a Dio.
Dallo Spirito "rinasce ogni credente", mediante il battesimo per la remissione dei peccati...
Nello Spirito i credenti si radunano per annunciare la morte del Signore Gesù, per proclamare la Sua Resurrezione, nell\'attesa della Sua venuta...
Dallo Spirito viene la libertà: per essa i cristiani non vivono più sotto la schiavitù della legge ma nella fede operante mediante la carità, nel servizio reciproco e nell\'amore per tutti gli uomini...
Dallo Spirito vengono i molti ministeri mediante i quali si edifica l\'Unica Chiesa di Cristo...
Dono dello Spirito è il ministero dei Vescovi, custodi con il successore di S. Pietro dell\'eredità "Apostolica" e garanti su questa terra della comunione ecclesiale nell\'unica fede e nell\'amore fraterno.
Credo nello Spirito Santo e da Lui invoco ogni giorno fede, speranza e carità, per vivere nella comunione con il Padre e il Figlio, con tutti gli uomini miei fratelli ora e sempre....
Signore, io credo, aumenta la mia fede! Tu conosci il mio cuore, Tu vedi la paura, che è in me, di affidarmi perdutamente a Te...
Tu Sai come il desiderio di gestirmi da sola la mia vita sia in me così forte, da farmi troppo spesso fuggire da Te!!!
Eppure io credo: davanti a Te sta il mio desiderio e la mia debolezza...
Orienta quello. Sostieni questa, aiutandomi a far naufragare in Te ogni mio sogno e attesa e progetto, per fidarmi di Te e non di me e delle presenti evidenze di questo mondo che passa...
Fa che io sappia lottare con Te, ma non permettere ch\'io vinca!!!
Signore della mia paura e della mia attesa, del mio desiderio e della mia speranza, aumenta ti prego la mia fede....

Paola Zoia, S.M. Codifiume (FE)

 

 

 

 

Invito del PADRE

Fermati, figlio mio,
prenditi il tempo giusto per gustarmi.
Ascoltami nel canto degli uccelli,
nei suoni prodotti
dall´attività fervida delle mie creature.
Percepiscimi nella carezza del vento,
che ti viene incontro e ti sfiora il viso;
sentimi nel tocco tiepido del sole
che stamani ti riscalda;
vedimi nella luce
che da esso proviene,
dandoti il senso della mia creazione.
Fermati! Siediti! Ascolta! E guarda!
E´opera mia!

E´tutto quello che ho preparato per voi,
figli miei.
E´sole, è calore, è tepore, è abbraccio;
è luce, è carezza, è contatto, è presenza;
è amore, è comunione,
è partecipazione alla creazione,
è vita!

Ma è anche cambiamento!
E´il tempo che scorre
portandosi gli anni con sé.
E´l´alternarsi delle stagioni
al ritmo della vita.
E´il riposo dopo l´impegno,
è il risveglio
dalla pausa fortificante.
Ed è anche lotta:
resistere al vento
e alle tempeste;
al gelo e al caldo soffocante.
Comunque è vita,
vissuta e da vivere.

Siediti, figlio mio, ascolta!
Protenditi!
Fermati, figlio mio!
Fermati! Fermatevi!

Immergi tutto te stesso nel creato,
affonda la tua curiosità
in ciò che ti circonda,
ti è vicino,
ti passa accanto.
Scorgimi in tutte le creature.
Fa\' attenzione!
E´vita quella che scorre intorno a te.
Procede nonostante
il vento soffi e spazzi,
l´acqua scorra e sommerga,
il gelo copra e bruci.
Comunque è vita,
vissuta e da vivere.

Figlio, figli,
io ti amo, vi amo,
da sempre...

Ti seguirò, Gesù.
Ti seguirò,
cercando la direzione
delle tue orme.
Non sempre saprò
far coincidere ai tuoi passi
i miei.

Ti seguirò,
perché baluardo sei
nella mia vita,
rupe a protezione e difesa,
fortezza che è rifugio e meta.

Ti seguirò,
anzi siederò
a conversare con te;
mi istruirai,
mi donerai così
la tua confidenza.

Ti seguirò,
e per me sarai
il conforto;
il petto mi offrirai
su cui abbandonare
il capo.

Ti seguirò;
sarò con te
e tu con me:
ai piedi della croce,
lungo il cammino
del Calvario,
durante la flagellazione,
nel momento della condanna
voluta dai figli-fratelli.

Ti seguirò
perché sei tu a chiamarmi,
ed io voglio ...
Solo questo
di mio
posso donarti.

Inviata da Francesco Chioffi Squitieri

 

Imparare a volare

Ad un re regalarono due piccoli falchi. Un mese dopo, l\'incaricato di addestrare i falchi si presentò al re dicendogli che uno dei due falchi era perfetto, ma l\'altro invece non volava, rimaneva sempre fermo su un ramo. Il re fece chiamare persone famose del suo regno ma nessuno riusciva a far volare il falco.
Decise allora di indire un bando offrendo un premio a chi fosse riuscito a far volare quell\'uccello. Il giorno seguente il re vide il falco che volava tra gli alberi del giardino. Chiese di incontrare l\'autore del "miracolo".
"Come hai fatto a far volare questo falco? Sei forse un mago?".
Il contadino, impaurito, rispose: " E\' stato facilissimo. Mi sono limitato a tagliare il ramo e il falco cominciò a volare. Si rese conto che aveva le ali!".

Finché ci sono rami ai quali ti afferri sarà difficile per te volare.

Anonimo


 

Il Rosario

Il Rosario è:

la preghiera senza parole
la preghiera delle parole tutte uguali
la preghiera di quando non ci sono parole
la preghiera di quando non si sa cosa dire
cosa chiedere
per cosa pregare
E’ la preghiera di quando non c’è altro da fare
non si sa dove andare
E’ la preghiera della disperazione
della desolazione
dell’afflizione
E’ la preghiera che si ripete
che riposa
che consola
E’ la preghiera nella stanchezza
nel non pensare
nel non cercare
E’ la preghiera per pregare
E’ la preghiera del non dire
E’ la preghiera dove non c’è ragionamento
non c’è ricerca
non c’è lavoro
E’ la preghiera di chi ha già detto tutto
o non vuol parlare
E’ la preghiera che si esaudisce
perché Lui non resiste a Sua Madre
e Lei non resiste a noi
E’ la preghiera della tenerezza
della dolcezza
del sentirsi amati
E’ la preghiera della Sua presenza che aumenta piano in noi
E’ la preghiera che attraversa il filo dei pensieri
e la memoria di ieri
La preghiera che in preghiera tutto trasforma
anche le distrazioni
i desideri
le paure e le emozioni
da cui si lascia attraversare
La preghiera di tutti
per tutti
ma diversa per ciascuno

La preghiera che accoglie
che scioglie
che guarisce
che pulisce

La preghiera che rasserena
che calma
che sostiene
che rafforza
La preghiera potente
perché umile
semplice
senza tanti discorsi
La preghiera della notte
del giorno
dell’estate
dell’inverno
di ogni stagione
per ogni età
per ogni volta che uno non si sente tanto importante
non si crede onnipotente
non si sente alla pari
Per ogni volta che ci si accorge
che i ragionamenti non reggono
che le parole non filano
che i pensieri non vengono.
Per ogni volta che ci si rende conto
che provare a spiegarsi non serve
che uscirne da soli è impossibile.
E’ fidarsi
E’ affidarsi
E’ credere che può essere meglio di molti discorsi
E’ il modo, a volte più semplice
a volte più onesto
a volte più leale
talvolta l’unico
in cui diciamo:
lo so che ci sei
lo so che lo sai
lo so che sai tutto
lo so che mi aiuterai.



 Il Perdono

Il perdono è sorgente di guarigione,
guarisce infatti le ferite provocate dal risentimento,
rinnova le persone, i matrimoni, le famiglie, le comunità, la vita sociale.
Il perdono è la chiave dei nostri rapporti con Dio,
col prossimo e con noi stessi.
Il perdono è una necessità:
non possiamo fare a meno di perdonare.
Se non perdono non posso essere perdonato!
Il perdono è una decisione:
non è un sentimento, ma un atto della nostra volontà.
Decido di perdonare anche se non me la sento.
E\' la scelta di amare gli altri così come sono.
Il perdono è uno stile di vita:
è lo stile di vita del cristiano che accetta di perdonare sempre, chiunque e per ogni cosa.
Il perdono è un processo,
cioè una continua crescita verso la libertà interiore.
Non dimentichiamo che alcune esperienze sono così dolorose
da richiedere molto tempo trascorso nel perdono.

Da una meditazione quaresimale di C.M. Martini

 


I Figli

Le canzoni restano in testa alle classifiche per una sola stagione,
il mondo corre talmente in fretta che non riusciamo più a stare al passo con i tempi,
e allora, soltanto poche cose restano nell\'estrema sintesi dei valori che quest\'epoca impone: la famiglia, gli amici, quelli veri, e l\'amore, quello che non si venderà mai...
Se avessi dei bambini insegnerei loro a essere se stessi,
spiegherei che ogni essere umano è unico e irripetibile,
che nessuno è tanto povero da non dare niente, perché anche la povertà è dono.
Affermerei che la cattiveria non esiste, esiste soltanto la tristezza e la povertà del bisogno di sembrare cattivi per difendersi da altri che ci hanno feriti...
Insegnerei il coraggio di dire il proprio pensiero anche quando lo si grida contro il mondo intero...
Insegnerei che basta aspettare, perché ciò che è di Dio torna a Dio e il bene fatto non fa mai rumore, ma è una candela accesa davanti al tronodell\'Altissimo...
Se avessi dei bambini insegnerei loro la bellezza della diversità, perché nel confronto c\'è sempre la possibilità di crescere e, di crescere insieme...
Se avessi dei bambini cercherei di insegnare a far tutto giocando, perché la vita è il più bel gioco che Dio ci ha regalato e, nel gioco c\'è sempre una rivincita....
Se avessi dei bambini insegnerei loro ad andare sempre avanti,
perché domani è sempre un giorno migliore...
Insegnerei a non credere alla morte, perché esiste soltanto nella misura in cui noi ci crediamo e, perché Gesù Cristo l\'ha vinta...

Paola Zoia


 

 Il denaro non compra tutto

Compra tutte le creme, ma non la bellezza
Compra tutte le enciclopedie, ma non la scienza
Compra tutte le comodità, ma non il buon cervello
Compra tanti buoni letti, ma non il bel sonno
Compra tanti cibi prelibati, ma non l’appetito
Compra tanti grandi palazzi, ma non un caldo focolare
Compra tutte le cure, ma non la buona salute
Compra gli elisir di lunga vita, ma non la vita
Compra opere d’arte, ma non la cultura
Compra tutti gli svaghi, ma non la vera felicità
Compra tutti i passatempi, ma non la vera pace
Compra crocifissi d’oro, ma non Gesù Salvatore
Compra un banco in chiesa, ma non il paradiso
Compra abiti lussuosi, ma non la giusta morale
Compra ornamenti ricchi, ma non la simpatia
Compra barche lussuose, ma non il remare sicuro
Compra lo sport spavaldo, ma non la gara onesta
Compra molti soldi, ma non il vero progresso
Compra molte TV e Radio, ma non la verità
Compra molti aerei, ma non la giusta rotta
Compra molti giornali, ma non la vera onestà

Conclusione: chi più ne ha, più ne vuole avere e davvero il ricco, che non sa donare, è un povero infelice.

a cura di D. Mario Gatti


 


 

Il Crocifisso

(Scritto il Venerdì Santo)

Oggi, come ogni anno in questo stesso giorno, l\'uomo si risveglia dal suo sonno profondo e si leva in piedi di fronte ai fantasmi dei Secoli, guardando con occhi colmi di lacrime verso il monte Calvario per assistere alla crocifissione di Gesù il Nazareno... Ma quando il giorno è finito e giunge la sera, gli esseri umani tornano ad inginocchiarsi in preghiera davanti agli idoli eretti sulla cima di ogni colle, in ogni prateria e in ogni baratto di grano.
Oggi le anime cristiane volano sulle ali dei ricordi fino a Gerusalemme, dove si radunano in massa a battersi il petto e a fissare Gesù, che porta sul capo una corona di spine e tende le braccia verso il cielo e, da dietro il velo della Morte, guarda nelle profondità della Vita...
Ma quando cala il sipario della notte sul palcoscenico del giorno e il breve dramma è concluso, i cristiani se ne tornano a gruppi e vanno a coricarsi all\'ombra dell\'oblio, tra le coltri dell\'ignoranza e dell\'indolenza.
Ogni anno in questo giorno, i filosofi abbandonano le loro oscure grotte; i pensatori le loro fredde celle, i poeti i loro alberi immaginari, e tutti, su quel monte silenzioso, s\'alzano in piedi con riverenza ad ascoltare la voce di un giovane che dice dei suoi assassini: "O Padre, perdona loro, perché non sanno quel che fanno".
Ma mentre l\'oscuro silenzio soffoca le voci.della luce, i filosofi e i pensatori tornano ai loro angusti rifugi e avvolgono le loro anime in insignificanti fogli di pergamena.
Le donne, indaffarate nello splendore della vita, oggi si muoveranno dai loro cuscini per vedere la donna addolorata che sta ai piedi della Croce come un tenero arboscello, investito dalla furia della tempesta; e avvicinandosi a lei udranno un profondo gemito di dolore.
Oggi i giovani e le donne che seguono la corsa del torrente della civiltà moderna si fermeranno per un momento e si volteranno a guardare la giovane Maddalena che lava via con le sue lacrime le macchie di sangue dai piedi del Santo sospeso tra il Cielo e la Terra; e quando i loro occhi vacui si stancheranno della scena, se ne andranno e presto si rimetteranno a ridere.
Ogni anno in questo giorno, l\'Umanità intera si sveglia insieme alla primavera, e si mette a piangere ai piedi del Nazareno che soffre; poi chiude gli occhi e si abbandona ad un sonno profondo. Ma la Primavera rimarrà desta, sorridendo e procedendo fino a fondersi con l\'Estate, ornata di profumate vesti dorate. L\'umanità è come una prefica a cui piace piangere sui ricordi e sugli eroi che si sono succeduti nel corso dei Secoli... Se l\'umanità fosse in grado di comprendere, gioirebbe della loro gloria. L\'umanità è come un bambino che se ne sta allegro accanto ad un animale ferito. L\'Umanità ride di fronte al torrente che si fa sempre più impetuoso e conduce all\'oblio i rami secchi degli alberi, e spazza via ogni cosa che non sia saldamente ancorata a qualcosa.
L\'Umanità considera Gesù il Nazareno come un uomo nato povero che ha sofferto la miseria e l\'umiliazione insieme a tutte le persone deboli, e lo compatisce perché crede che la sua crocifissione sia stata dolorosa... E l\'Umanità non sa offrirGli altro che pianti, gemiti e lamenti. Per secoli l\'Umanità ha venerato la debolezza nella persona del Salvatore.
Il Nazareno non era debole! Era forte e lo è ancora! Ma la gente rifiuta di prestare attenzione al vero significato della forza.
Gesù non ha mai vissuto una vita di paura, ne morì soffrendo o lamentandosi... Visse come un capo, fu crocifisso come un crociato e, morendo, diede prova di un eroismo che spaventò i suoi stessi assassini e torturatori.
Gesù; non era un uccello dalle ali rotte; era una violenta tempesta che spezzava tutte le ali deformi. Non temeva i Suoi persecutori né i Suoi nemici. Non soffrì davanti ai suoi assassini. Era libero, coraggioso e audace. Sfidò tutti i despoti e gli oppressori. Vide le pustole contagiose e le amputò... Indebolì il Male, schiacciò la Falsità e soffocò il Tradimento.
Gesù non venne dal cuore del cerchio di Luce per distruggere le case e costruire sulle loro macerie i conventi e i monasteri. Non convinse l\'uomo forte a farsi monaco o prete, bensì venne per portare su questa terra un nuovo spirito, in grado di sgretolare le fondamenta di qualsiasi monarchia costruita su ossa e teschi umani... Venne per demolire i maestosi palazzi costruiti sulle tombe dei deboli, e per frantumare gli idoli eretti sul corpo dei poveri. Gesù non fu inviato qui per insegnare alla gente a costruire chiese e templi splendidi in mezzo a capanne fredde e squallide e a lugubri tuguri... Venne per fare del cuore umano un tempio, dell\'anima un altare e della mente un sacerdote.
Era questa la missione di Gesù il Nazareno, e questi sono gli insegnamenti che provocarono la sua crocifissione. E se l\'Umanità fosse saggia, oggi si alzerebbe in piedi a cantare con forza il canto della conquista e l\'inno del trionfo.
O Gesù crocifisso, che guardi con dolore dal monte Calvario la mesta processione dei Secoli, ascolti il clamore delle nazioni oscure e comprendi i sogni dell\'Eternità... Tu possiedi, sulla Croce, più gloria e più dignità di mille re assisi su mille troni in mille imperi...
Tu sei, nell\'agonia della morte, più potente di mille generali in mille guerre...
Nonostante le tue pene, sei più gioioso della primavera con i suoi fiori...
Nonostante la tua sofferenza, sei più coraggioso, nel tuo silenzio, degli angeli che piangono in cielo...
Davanti a chi ti flagella, sei più risoluto della rocciosa montagna...
La tua corona di spine è più luminosa e sublime della corona di Bahran... I chiodi che ti trafiggono le mani sono più belli dello scettro di Giove...
Gli schizzi di sangue sui Tuoi piedi sono più splendenti della collana di Ishtar.
Perdona i deboli che oggi Ti compiangono, poiché non sanno compiangere se stessi...
Perdonali, poiché non sanno che, con la Tua morte. Tu hai sconfitto la morte e hai ridato la vita ai morti...
Perdonali, perché non sanno che la Tua forza ancora li attende...
Perdonali, poiché non sanno che ogni giorno è il Tuo giorno.

Gibran

 

 

 

Il Chirurgo

Supponiamo che Carlo scopra di avere un cancro che deve essere operato al più presto. Decide di rivolgersi al migliore chirurgo della città. Questo gli dice: “Il suo caso è urgente. Io potrei operare con ottime possibilità di successo, però sono troppo occupato. Si rivolga a mia mamma o a un mio cugino”.
“E sono bravi quanto lei?” chiede Carlo impensierito.
“Veramente non sono neppure laureati”.
Carlo accetterebbe? Solo se fosse un incosciente totale.
Eppure la gente accetta costantemente l’offerta di chirurghi ingannatori. E lo fa non per curare il cancro del corpo,ma il cancro spirituale del peccato, che è ben più grave.
La Bibbia dice che, per mezzo della fede in Cristo, unico mediatore fra Dio e gli uomini, possiamo rivolgerci direttamente a Dio per essere salvati, aiutati, custoditi.
Invece, la maggior parte dell’umanità che fa? Preferisce ricorrere a maghi e fattucchiere, da capi di religioni inventate, si unisce a sette anche diaboliche e prega tutti, fuorché il Signore Gesù Cristo, che è l’unico che è morto per i peccatori ed è risuscitato gloriosamente,vincendo il peccato.

m.t.s.

 

 

 

[Stampa]

I Corvi (storia di pace)

Svolazzando tra le case in cerca di cibo, un corvo trovò un bel pezzo di carne nel bidone della spazzatura di un ristorante.
Lo afferrò con il becco e poi si alzò in volo con l\'intenzione di cercare un angolo tranquillo per fare il suo pasto.
Con un frenetico gracchiare decine di corvi, intenzionati a portargli via la preda, gli piombarono addosso, colpendolo con i becchi e le zampe.
Ne nacque un furibondo parapiglia volante. Ma il corvo non vi partecipò.
Aprì il becco e abbandonò il pezzo di carne alla voracità dei suoi compagni.
Poi si alzò in volo e disse : "Ora finalmente il cielo è tutto mio!"

A. Pon.

 

 

I bambini imparano quello che vivono

Se un bambino vive nella critica, impara a condannare.
Se un bambino vive nell\'ostilità, impara ad aggredire.
Se un bambino vive nell\'ironia, impara ad essre timido.
Se un bambino vive nella vergogna, impara a sentirsi colpevole.
Se un bambino vive nella tolleranza, impara ad essere paziente.
Se un bambino vive nell\'incoraggiamento, impara ad avere fiducia.
Se un bambino vive nella lealtà, impara la giustizia.
Se un bamibno vive nella disponibilità, impara ad avere una fede.
Se un bambino vive nell\'approvazione, impara ad accettarsi.
Se un bambino vive nell\'accettazione e nell\'amicizia, impara a trovare l\'amore nel mondo.

Dorothy Law Nolte


 

Ho fatto un sogno...

Un giorno un uomo, stanco di girovagare senza meta, e bisognoso di trovare certezze nella propria vita, decise di cercare il Signore. Saputo che Gesù si trovava in una Città , decise di partire per poterlo incontrare. Giunto nella Città chiese ad alcuni del luogo se avevano visto Gesù e se potevano dirgli dove trovarlo... ma nessuna risposta gli fu data.
Allora l\'uomo penso di andare alla ricerca di Gesù da solo visitando le più belle vie della Città, pensando: "se Gesù è in questa Città sicuramente sarà stato accolto nei migliori quartieri". E così l\'uomo entrò in un bellissimo teatro, pieno di gente vestita benissimo; le donne indossavano gioielli degni di stare al cospetto del Signore. L\'uomo pensò : "forse qui troverò Gesù; qui dove vive tutta questa bella gente, elegante, pulita, profumata". Ma purtroppo la ricerca non diede esito.
Stanco di aver girato tutta la sera in quel lussuoso teatro, si incamminò per trovare un posto dove riposare. Lungo la via vide un albergo lussuosissimo. L\'uomo pensò : "forse troverò qui il Signore; infatti è il più bell\'albergo della Città, e solo Lui è degno di poter riposare in questo bellissimo posto". Chiese al portiere di poter entrare, e chiese se aveva visto per caso Gesù "; ma il portiere, guardando l\'uomo con perplessità, non rispose. L\'uomo girò tutto l\'albergo, si fermò nel ristorante, credendo di trovare Gesù seduto in qualche tavolo a mangiare, tra quella gente ben vestita e profumata, ma niente.
L\'uomo dopo aver girovagato per tutto l\'albergo, stanco e sfiduciato, decise di incamminarsi per cercare un posto dove poter riposare. L\'uomo si trovò dinanzi ad un palazzo meraviglioso, pieno di luci, e con una scritta che diceva "IL PARADISO DEI GIOCHI".
Pensò subito: "Gesù sarà proprio qui, dove c\'é divertimento e sicuramente staranno facendo festa con Lui". Entrò in quell\'enorme palazzo pieno di gente che camminava con soldi nelle mani, che giocava a tavoli da gioco, alle carte ed a tanti altri giochi. Chiese ad un Signore ben vestito se per caso aveva visto Gesù ; ma quest\'ultimo, sorridendo con ironia, e guardano l\'uomo con aria insufficiente, ormai malconcio e sudato per il lungo cammino fatto, lo scacciò invitandolo a non disturbare oltre.
L\'uomo avvilito, uscì dal quel bel palazzo e, distrutto dalla stanchezza, si fermò sotto un ponte. Lì si tolse le scarpe e con i piedi gonfi cercò sollievo nelle acque del fiume che passava sotto il ponte.
All\'improvviso vide un Uomo che cercava di tirare via dal fiume un vagabondo che aveva tentato il suicidio. Quell\'Uomo vide l\'altro uomo vicino al fiume e lo supplico di aiutarlo a salvare quel vagabondo perché da solo
non riusciva a tirarlo fuori dalle acque.
Ma l\'uomo rispose: "scusami, amico mio, ma non riesco più a muovermi... sono stanchissimo ho girovagato tutta la città per cercare Gesù perché avevo bisogno di parlare con Lui, ma non sono riuscito a trovarlo, ed ora non riesco a poggiare neppure un piede perché ho tanto dolore... scusami ma non posso aiutarTi..." .
Allora l\'Uomo che teneva per mano il vagabondo, sporco di terra e sudato per la fatica che stava facendo, chiese all\'uomo cosa cercava da Gesù, e l\'uomo rispose:
"volevo chiedere a Gesù di portami con Lui, di indicarmi la Sua via perché sono stanco e non ho più forza di combattere nel mondo.
E così l\'Uomo, che con una mano teneva il vagabondo, prese con l\'altra mano l\'uomo stanco e disse: "non
preoccuparTi, sapevo che mi stavi cercando per tutta la Città , dopo che avremo salvato questo povero uomo, accenderemo un bel fuoco, ci sederemo intorno tutte e tre , e lì potrai parlarmi di tutto quello che vuoi... la strada l\'hai trovata già da solo...".
L\'uomo improvvisamente capì che era il Signore Gesù , meravigliato di averlo trovato sotto un ponte, sporco e senza nessuno chiese: "Signore ma come è possibile che Tu sei qui, da solo senza nessuno a farTi festa?" e Gesù rispose: "Ti sbagli, Io non sono solo, ma sono in compagnia delle persone che hanno bisogno di me... e sono loro la mia festa".

Adolfo Larussa

 

 

 

Gesù, l\'unico Amico

Gesù, sei Tu, il solo e vero Amico;
Tu non solo partecipi a ogni mia sofferenza, ma la prendi addirittura su di Te e conosci il segreto per mutarmela in gioia.
Tu mi ascolti con bontà e quando ti racconto le mie amarezze non manchi di addolcirle.
Ti trovo dappertutto, non ti allontani mai e se sono costretto a cambiare residenza, Ti trovo dovunque io vada.
Non soffri la noia nell\'ascoltarmi; non ti stanchi mai di farmi del bene.
Se ti amo, sono sicuro di essere riamato; non hai bisogno dei miei beni, né ti impoverisci a darmi i tuoi.
Anche se sono un pover uomo, nessuno (nobile, intelligente o santo che sia) potrà rubarmi la tua amicizia.
La stessa morte, che divide tutti gli amici, mi riunirà a Te.
Tutte le avversità dell\'età o del caso, non riusciranno mai ad allontanarmi da Te;
Anzi al rovescio, non godrò mai tanto pienamente della tua presenza e Tu non mi sarai mai tanto vicino,
Quanto il momento, nel quale tutto sembrerà cospirare contro di me.
Morendo, si resuscita alla vita.

Claude La Colombière

 

 

Gesù, la mia Forza

Sì, mio Dio, tu sarai la mia forza, la mia guida, il mio direttore, il mio consigliere, la mia pazienza, la mia scienza, la mia pace, la mia giustizia, la mia prudenza.
A Te ricorrerò nelle tentazioni, nelle aridità, nelle contrarietà, nei timori.
Non voglio più temere nulla, né gli inganni e i raggiri del demonio, né la mia debolezza, perché Tu sarai la mia forza nelle prove; e mi prometti di esserlo in proporzione della mia confidenza.
Ma ciò che è meraviglioso è che, nell\'istante in cui mi metti in questa condizione, insieme ad essa mi dai questa stessa confidenza.
Che Tu possa essere eternamente lodato e amato da tutte le cose create, o amabile Signore.
Che cosa diventerei io se Tu non fossi la mia forza?
E siccome Lo sei, come mi assicuri, che cosa non potrò fare con essa per la tua gloria?
"Tutto posso in Colui che mi dà la forza" (Fil. 4, 13).
Tu sei sempre in me e io in Te, dunque in qualsiasi luogo mi trovi, qualsiasi pericolo o nemico mi minacci, io ho sempre con me la mia forza.
Mi basta questa certezza per dissipare, in un attimo, tutte le mie angustie e far fronte a certi rigurgiti di natura, che delle volte, si ridesta tanto vigorosa da non riuscire a fare a meno di temere per la mia perseveranza e di sgomentarmi al pensiero della perfezione, alla quale, Signore, mi hai chiamato.

Claude La Colombière

 

 

Due Desideri

Nel silenzio della notte la Morte discese da Dio sulla città addormentata volteggiando sulla torre più alta. Trafìsse i muri delle case con i suoi occhi lucenti e vi vide spiriti portati sulle ali del sogno, e corpi abbandonati al sonno.
E quando la luna calò, allo spuntar dell\'alba, e la città fu coperta da un magico velo, la Morte si aggirò silenziosa tra quelle dimore fino a raggiungere il palazzo del ricco. Vi entrò e nessuno le sbarrò la strada. Si fermò al capezzale e toccò le palpebre del dormiente. Il ricco si svegliò terrorizzato. E quando vide lo spettro della Morte lì davanti a lui gridò con voce rabbiosa e spaventata:
"Stai lontano da me, incubo! Vattene, spirito maligno! Come sei entrato, ladro, e che cosa vuoi, furfante? Vattene, dunque, io sono il padrone di casa. Va via, se non vuoi che chiami i servi e le guardie a farti a pezzi!".
Allora la Morte si avvicinò, ruggendo con voce tonante: "Io sono la Morte; perciò stai attento e sii più umile".
E quell\'uomo ricco e potente chiese: "Che cosa vuoi adesso da me, che vai cercando? Perché sei venuta se devo ancora completare la mia opera? Che vuoi dai potenti come me? Vai dai deboli. Levati di tomo e non mostrarmi i tuoi artigli acuminati e i tuoi capelli, che pendono come serpi attorcigliate. Vattene, poiché detesto la vista delle tue orribili ali e del tuo corpo corrotto". Ma dopo un attimo di teso silenzio riprese a parlare e disse:
"No, no, gentile Morte, non far caso a ciò che ho detto, poiché la paura mi fa dire cose che il mio cuore non permetterebbe. Prendi, dunque, una misura del mio oro o l\'anima di uno dei miei servi, e lasciami in pace.... Ho crediti con la vita che devo ancora riscuotere, e molta gente mi deve del denaro. Le mie navi non sono ancora giunte in porto e il mio grano non è ancora stato raccolto. Prendi ciò che vuoi di queste cose e lasciami stare. Metto a tua disposizione le mie concubine, belle come il mattino. Ascoltami ancora: ho un solo figlio che adoro, è la pupilla dei miei occhi. Prendi anche lui, ma lasciami in pace".
Allora la Morte pose la mano sulla bocca di questo schiavo della vita terrena, prese il suo essere e lo consegnò all\'aria.
La Morte proseguì il suo cammino nei quartieri dei poveri fino a raggiungere un\'umile abitazione. Entrò, avvicinandosi a un letto su cui giaceva un ragazzo. Dopo aver notato la sua espressione serena toccò i suoi occhi e il ragazzo si svegliò. E quando vide la Morte lì davanti a lui si inginocchiò, le porse le mani e disse, con voce commossa dal desiderio e dall\'amore dello spirito:
"Eccomi, splendida Morte. Ricevi il mio spirito, realtà dei miei sogni e sostanza delle mie speranze. Abbracciami, diletta dell\'anima mia, poiché tu sei misericordiosa e non mi abbandonerai qui. Tu sei il messaggero degli dèi. Tu sei la mano destra della verità. Non mi lasciare. Per quanto tempo ti ho cercata senza trovarti, ti ho implorata invano! Ma ora mi hai sentito, perciò non evitare l\'incontro con il mio amore. Abbraccia la mia anima, mia diletta Morte".
Allora la Morte pose le sue dita delicate sulle labbra del ragazzo, prese il suo essere e lo coprì con le sue ali. E fendendo l\'aria si voltò a guardare questo mondo soffiando nel vuoto queste parole: "Chi non è venuto dall\'Infinito non tornerà all\'Infinito".

Gibran 



 

 

Dov\'è l\'aquila?

Come si possono comprare o vendere il cielo e il colore della terra?
L\'idea sembra strana.
Noi non siamo padroni della freschezza dell\'aria e dello zampillare dell\'acqua.
Come si può chiedere di comprarla da noi?
Per la mia gente qualsiasi componente di questa terra è sacro.
Qualsiasi ago splendente di pino, qualsiasi sponda sabbiosa, qualsiasi nebbia nell\'oscurità, qualsiasi insetto ronzante è santo nella memoria ed esperienza del mio popolo.
Continuate a contaminare il vostro letto e una notte sarete soffocati dai vostri stessi rifiuti.
Quando i bisonti saranno stati tutti sterminati, i cavalli selvaggi tutti domati, quando gli angoli segreti delle foreste saranno invasi dall\'odore degli uomini e la vista delle colline sarà oscurata dai fili che parlano, allora l\'uomo si chiederà: dove sono gli alberi ed i cespugli?
Scomparsi!
Dov\'è l\'aquila?
Scomparsa!
E cosa significa dire addio al rondone e alla caccia, se non la fine della vita e l\'inizio della sopravvivenza?

Lettera inviata nel 1854 al Presidente degli Stati Uniti d\'America, Franklin Pierce, da Seath, capo indiano della tribù dei Duwanish

 

 

 

Dio è...

Dio è la forza della vita,
la natura,
il ciclo vitale,
l’immensità del cielo,
la luminosità degli astri,
la brezza dell’aria,
il mare infinito,bello,profondo,
la maestà degli alberi secolari,
l’alba e il tramonto,
lo scorrere dell’acqua di fonte,
un seme che nasce,
un fiore che sboccia,
un bambino che gioca,
Dio è amicizia,
Dio è due innamorati che s’abbracciano,
Dio è la pioggia,
l’arcobaleno,
la pace in un casolare di campagna,
l’antichità di un boschetto sereno,
l’uomo capace di sognare,
l’umanità che spera.

Donato Riccardi

 

 

 

Dammi, Signore, un\'ala di riserva

Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita.
Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli
con un\'ala soltanto.
Possono volare solo rimanendo abbracciati.
A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore,
che anche Tu abbia un\'ala solo.
L\'altra la tieni nascosta:
forse per farmi capire che anche Tu non vuoi volare senza di me.
Per questo mi hai dato la vita:
perché io fossi tuo compagno di volo.
Insegnami, allora, Signore, a librarmi, a volare con Te.
Perché vivere non è "trascinare la vita",
non è "strappare la vita",
non è "rosicchiare la vita".
Vivere è abbandonarsi, come un gabbiano, all\'ebbrezza del vento!...
Vivere è assaporare l\'avventura della libertà!
Vivere è stendere l\'ala, l\'unica ala,
con la fiducia di chi sa di avere nel volo
un "partner" grande come Te!...
Ti chiedo, Signore, perdono per ogni peccato contro la vita,
anzitutto per le vite uccise prima ancora che nascessero:
sono, infelicemente, ali spezzate!
Sono voli che avevi progettato di fare e ti sono stati impediti.
Viaggi annullati per sempre.
Sogni troncati sull\'alba.
Ma ti chiedo perdono, Signore, anche per tutte le ali
che non ho aiutato a distendersi.
Per i voli che non ho saputo incoraggiare,
per l\'indifferenza con cui ho lasciato razzolare nel cortile,
con l\'ala penzolante, il fratello infelice
che avevi destinato a volare nel cielo.
Voli che non si faranno più.
Perdonami, Signore!

don Tonino Bello

 

 

 

Da bambini...

Da bambini, noi aspettiamo di diventare adulti.
Diventati adulti, aspettiamo la sicurezza e le comodità.
E poi aspettiamo la fine della nostra giornata di lavoro, le vacanze la pensione.
Fa’ che noi non dimentichiamo il tuo avvertimento:
È questa l’ora!

Anonimo


 


 

Chiesi la Forza

Chiesi la forza...
e Dio mi ha dato le difficoltà per farmi forte.
Chiesi la sapienza...
e Dio mi ha dato problemi da risolvere.
Chiesi la prosperità...
e Dio mi ha dato cervello e muscoli per lavorare.
Chiesi di poter volare...
e Dio mi ha dato ostacoli da superare.
Chiesi l\'amore...
e Dio mi ha dato persone con problemi da poter aiutare.
Chiesi favori...
e Dio mi ha dato opportunità.
Non ho ricevuto niente di quello che chiesi...
Però ho ricevuto tutto quello di cui avevo bisogno.

Anonimo

 

 

Chiesi a Dio

Chiesi a Dio di essere forte per eseguire progetti grandiosi:
Egli mi rese debole per conservarmi nell\'umiltà.
Domandai a Dio che mi desse la salute per realizzare grandi imprese:
Egli mi ha dato il dolore per comprenderla meglio.
Gli domandai la ricchezza per possedere tutto:
Mi ha fatto povero per non essere egoista.
Gli domandai il potere perché gli uomini avessero bisogno di me:
Egli mi ha dato l\'umiliazione perché io avessi bisogno di loro.
Domandai a Dio tutto per godere la vita:
Mi ha lasciato la vita perché potessi apprezzare tutto.
Signore, non ho ricevuto niente di quello che chiedevo,
ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno e quasi contro la mia volontà.
Le preghiere che non feci furono esaudite.
Sii lodato; o mio Signore,
fra tutti gli uomini nessuno possiede quello che ho io!

Kirk Kilgour

 

 

 

Beatitudini per il nostro tempo

BEATI quelli che sanno ridere di se stessi:
non finiranno mai di divertirsi.

BEATI quelli che sanno distinguere un ciottolo da una montagna:
eviteranno tanti fastidi.

BEATI quelli che sanno ascoltare e tacere:
impareranno molte cose nuove.

BEATI quelli che sono attenti alle richieste degli altri:
saranno dispensatori di gioia.

BEATI sarete voi se saprete guardare con attenzione le cose piccole e serenamente quelle importanti:
andrete lontano nella vita.

BEATI voi se saprete apprezzare un sorriso e dimenticare uno sgarbo:
il vostro cammino sarà sempre pieno di sole.

BEATI voi se saprete interpretare con benevolenza gli atteggiamenti degli altri anche contro le apparenze:
sarete giudicati ingenui, ma questo è il prezzo dell\'amore.

BEATI quelli che pensano prima di agire e che pregano prima di pensare:
eviteranno tante stupidaggini.

BEATI soprattutto voi che sapete riconoscere il Signore in tutti coloro che incontrate:
avete trovato la vera luce e la vera pace.

Anonimo

 

A volte...

A volte ho il cuore pesante e la dolcezza di un sorriso non mi tocca.
Il mio sguardo è a volte offuscato e sono cieco di fronte alla fresca bellezza di un albero.
I miei pensieri sono a volte prigionieri ed io sono sordo alla dolcezza delle parole.
Apri il mio cuore, i miei occhi, le mie orecchie perché tutti questi doni possano in me dare frutto.

Anonimo 



 

 

Ama l\'Anziano

Ama l\'Anziano

Lascialo parlare
perché nel suo passato ci sono tante storie vere.

Lascialo vincere
nelle discussioni, perché ha bisogno di sentirsi sicuro di sé.

Lascialo andare
tra i suoi vecchi amici, perché è lì che si sente rivivere.

Lascialo raccontare
storie già ripetute, perché lui vuole vedere se stai alla sua compagnia.

Lascialo vivere
tra le cose che ha amato, perché soffre di sentirsi spiantato dalla propria vita.

Lascialo gridare
quando ha torto, perché lui e i bambini hanno diritto alla comprensione.

Lascialo salire
nell\'auto di famiglia quando vai in vacanza, perché l\'anno prossimo avrai rimorso se lui non ci sarà più.

Lascialo invecchiare
con lo stesso paziente amore con cui lasci crescere i tuoi bambini, perché tutto fa parte della natura.

Lascialo pregare
come vuole, perché l\'anziano è uno che avverte l\'ombra di Dio sulla strada che gli resta da compiere.

Lascialo morire
tra le braccia pietose, perché l\'amore dei fratelli sulla terra fa meglio presentire quello del Padre nel cielo.

Fa questo e sarai in pace!

Da: "Vivere", rivista di promozione e partecipazione dei pensionati e anziani, n. 294 (2002)

 

 

Mi chiedo...

Mi chiedo quando gli uomini politici si metteranno d’accordo - perché ci sia finalmente la pace sulla terra.
Mi chiedo quando gli strateghi militari compiranno il disarmo definitivo - perché ci sia finalmente la pace sulla terra.
Mi chiedo quando le giostre di potere in seno alla nostra Chiesa cesseranno di essere necessarie - perché ci sia finalmente la pace sulla terra.
Mi chiedo, oh sì, mi chiedo: quando concluderò infine la pace con me stesso?

Anonimo

 

 

Ma tu non passare

Si, siamo contenti, Signore,
quando l\'ala di un angelo
ci discopre il celeste orizzonte,
che la prova ci aveva
bruscamente annientato.
Siamo contenti, Signore,
perchè il tuo amore
si mostra in quei momenti
così onnipotente
che la nostra anima
è in adorazione ed esaltazione
fino al silenzio.
Che passi, Signore, la prova
che ci attanaglia l\'anima fino all\'agonia;
ma non tramonti no, mai,
quella tua splendida figura luminosa
nella notte nera, quando,
nel deserto del tutto,
Tu solo sei fiorito per noi
e, nel silenzio di ogni cosa,
Tu solo hai parlato
e, nell\' assenza di ognuno,
Tu solo ci hai fatto compagnia,
ripetendoci soavemente le verità
che non debbono affievolirsi
nella nostra anima:
che qui siamo di passaggio
e il luogo dell\'arrivo è un altro;
che tutti sono ombra
e Tu solo la realtà.
Che passi la prova, Signore,
ma tu non passare
e chiudici, incantati dal dolore,
nel cuore della Trinità.
Signore,
che l\'inganno del mondo
non ci riprenda, anche nelle cose
più sante che esso possiede,
ma solo il Santo
sia con noi e in noi
e la Santa, la Vergine,
tua Madre,
la veste che tutti ricopra,
per sempre.

Chiara Lubich

 

Maria, donna del pane

Santa Maria, donna del pane,
da chi se non da te, nei giorni dell\'abbondanza con gratitudine,
e nelle lunghe sere delle ristrettezze con fiducia,
accanto al focolare che crepitava
senza schiuma di pentole,
Gesù può aver appreso
quella frase del Deuteronomio (8,3),
con cui il tentatore sarebbe stato scornato nel deserto:
"Non di solo pane vive l\'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio"?
Ripetici quella frase,
perchè la dimentichiamo facilmente.
Facci capire che il pane non è tutto.
Che i conti in banca non bastano a renderci contenti.
Che la tavola piena di vivande non sazia,
se il cuore è vuoto di verità.
Che se manca la pace dell\'anima,
anche i cibi più raffinati sono privi di sapore.
Perciò, quando ci vedi brancolare insoddisfatti
attorno alle nostre dispense
stracolme di beni,
muovi a compassione di noi,
placa il nostro bisogno di felicità
e torna a deporre nella mangiatoia,
come quella notte facesti a Betlemme,
"il pane vivo disceso dal cielo" (Gv 6,51).
Perchè solo chi mangia di quel pane
non avrà più fame in eterno.

don Tonino Bello

 

Le mani di Dio

Dio solo può dare la fede;
tu, però, puoi dare la tua testimonianza.
Dio solo può dare la speranza;
tu, però, puoi infondere fiducia nei tuoi fratelli.
Dio solo può dare l\'amore;
tu, però, puoi insegnare all\'altro ad amare.
Dio solo può dare la pace;
tu, però, puoi seminare l\'unione.
Dio solo può dare la forza;
tu, però, puoi dare sostegno ad uno scoraggiato.
Dio solo è la via;
tu, però, puoi indicarla agli altri.
Dio solo è la luce;
tu, però, puoi farla brillare agli occhi di tutti.
Dio solo è la vita;
tu, però, puoi far rinascere negli altri il desiderio di vivere.
Dio solo può fare ciò che appare impossibile;
tu, però, potrai fare il possibile.
Dio solo basta a se stesso;
egli, però, preferisce contare su di te.

Canto brasiliano

 

 

Le Mani

Una palla da basket nelle mie mani
ha un valore di 19,00 euro;
nelle mani di Michael Jordan
ha un valore di 33 milioni di euro..
...dipende di chi sono le mani.

Una palla da baseball
nelle mie mani vale 6,00 euro;
nelle mani di Mark McGuire
ha un valore di 19 milioni di euro
...dipende di chi sono le mani.

Un bastone nelle mie mani
potrebbe al massimo far fuggire un animale selvatico;
nelle mani di Mosè
separerebbe le acque del mare...
...dipende di chi sono le mani.

Una fionda nelle mie mani
é soltanto un giocattolo;
nelle mani di Davide
era un\'arma potente...
...dipende di chi sono le mani.

Due pesci e cinque pezzi di pane
nelle mie mani sono solo panini imbottiti;
nelle mani di Gesù sfamarono
una moltitudine di persone...
...dipende di chi sono le mani.

Alcuni chiodi nelle mie mani
sarebbero sufficienti per costruire una sedia;
nelle mani di Gesù Cristo
traggono salvezza per il mondo intero...
...dipende di chi sono le mani.

Un ostia prima della consacrazione,
nelle mie mani vale meno di 1 euro...
ma nelle mani del Sacerdote dopo la Consacrazione nella quale è Cristo che opera,
quest\'Ostia, ha un valore inestimabile: diventa cibo che non perisce;
è Corpo e Sangue di Gesù;
è un cibo che sazia l\'anima per l\'eternità e da salute al corpo...
...dipende di chi sono le mani.

Come puoi vedere,
dipende di chi sono le mani.
Allora colloca le tue afflizioni,
le tue preoccupazioni, i tuoi timori,
i tuoi desideri, i tuoi sogni,
la tua famiglia e le tue relazioni personali
nelle mani di Dio.
Perché ricordati che
dipende di chi sono le mani...

Anonimo

 

 

Le due vie

Coscienza - Incoscienza
Verità - Falsità
Libertà - Schiavitù
Amore - Egoismo
Comunione - Solitudine
Comunità - Disgregazione

Su quale cammino sei?
Il primo segue la via di Cristo ...
Puoi rileggere il Vangelo in quella linea.
Buon cammino!

don Renato

 

 

 

Le due anfore

Ogni giorno un contadino portava l\'acqua dalla sorgente al villaggio in due grosse anfore che legava sulla groppa dell\'asino, che gli trotterellava accanto. Una delle anfore, vecchia e piena di fessure, durante il viaggio perdeva acqua. L\'altra, nuova e perfetta, conservava tutto il contenuto senza perderne neppure una goccia.
L\'anfora vecchia e screpolata si sentiva umiliata e inutile, tanto più che l\'anfora nuova non perdeva occasione per farle notare la sua imperfezione.
"Non perdo neanche una stilla d\'acqua, io!"
Un mattino, la vecchia anfora si confidò con il padrone: "Lo sai, sono cosciente dei miei limiti. Sprechi tempo, fatica e soldi per colpa mia. Quando arriviamo al villaggio io sono mezza vuota. Perdona la mia debolezza e le mie ferite".
Il giorno dopo, durante il viaggio, il padrone si rivolse all\'anfora screpolata e le disse:
"Guarda il bordo della strada".
"Ma è bellissimo! Tutto pieno di fiori!", rispose l\'anfora.
"Hai visto? E tutto questo solo grazie a te", disse il padrone.
"Sei tu che ogni giorno innaffi il bordo della strada. Io ho comperato un pacchetto di semi di fiori e li ho seminati lungo la strada, e senza saperlo nè volerlo, tu li innaffi ogni giorno".
La vecchia anfora non lo disse mai a nessuno, ma quel giorno si sentì morire di gioia.

Siamo tutti pieni di ferite e screpolature, ma se lo vogliamo, possiamo fare meraviglie con le nostre imperfezioni.....


 

La perla perfetta

C\'era una volta una conchiglia. Se ne stava in fondo al mare cullata dalle onde, sfiorata dal passaggio sinuoso di pesci colorati e cavallucci marini fino a quando una tempesta giunse a lei sconvolgendole la vita. La violenza delle onde la capovolse più e più volte facendola girare, rotolare, urtare, trasportandola lontano fino a che, ammaccata e dolorante, si fermò. Stava cercando di capire dov\'era finita quando, improvvisa, una fitta lancinante la trapassò. Che stava succedendo ancora? Ah...ecco! Attraverso le valve, nello stravolgimento di prima, era riuscito a intrufolarsi un sassolino che, pur piccolo, aveva contorni spigolosi e appuntiti. Sulla carne viva faceva proprio male.... La conchiglia provò a muoversi e a "sputarlo" fuori, ma senza risultato. Tentò e ritentò anche nei giorni seguenti, il dolore non passava. Pianse, e pian piano le sue lacrime ricoprirono il sassolino. Strano, il dolore iniziava ad attenuarsi. Cercò ancora di eliminarlo ma ormai faceva parte di lei.

Tra le maglie della rete, assieme ai pesci, un pescatore vide una conchiglia. L\'aprì e, meraviglia, si trovò tra le mani ruvide e callose una perla bellissima, rilucente. La girò e rigirò: perfetta!
I pescatori sanno che ogni perla ha una storia da raccontare e...l\'accostò all\'orecchio.
Ascoltando, ripensò alla sua vita. Quante tempeste aveva attraversato, quante solitudini, quanto dolore e rabbia e ribellione... Quante lacrime si erano mescolate alle gocce del mare! Ma proprio quelle lacrime erano riuscite a compiere il miracolo anche dentro di lui. Una perla frutto del dolore, della rinuncia, della pazienza, di quel "sassolino" che ti entra dentro e non riesci più a buttar fuori; una perla capace di donare luce a chi si avvicina...
Il pescatore guardò quel miracolo racchiuso nella mano, guardò la sua luce, alzò il viso al cielo terso, e limpido sorrise.

Chiara Al

 

 

 

La Pace verrà

Se tu credi che un sorriso è più forte di un\'arma,
se tu credi alla forza di una mano tesa,
se tu credi che ciò che unisce gli uomini è più importante di ciò che li divide,
se tu credi che essere diversi è una ricchezza e non un pericolo,
se tu sai scegliere tra la speranza o il timore,
se tu pensi che sei tu che devi fare il primo passo piuttosto che l\'altro, allora....
LA PACE VERRA\'.

Se lo sguardo di un bambino disarma ancora il tuo cuore,
se tu sai gioire della gioia del tuo vicino,
se l\'ingiustizia che colpisce gli altri ti rivolta come quella che subisci tu,
se tu sai donare gratuitamente un pò del tuo tempo per amore,
se tu sai accettare che un altro ti renda un servizio,
se tu dividi il tuo pane e sai aggiungere ad esso un pezzo del tuo cuore, allora...
LA PACE VERRA\'.

Se tu credi che il perdono ha più valore della vendetta,
se tu sai cantare la gioia degli altri e dividere la loro allegria,
se tu sai accogliere e accettare un fare diverso dal tuo,
se tu credi che la pace è possibile, allora...
LA PACE VERRA\'.

Charles de Foucauld

 

 

La morte non è niente

La morte non è niente.
Sono solamente passato dall\'altra parte,
è come se fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io, e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l\'uno per l\'altro,
lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato,
che ti è familiare.
parlami nello stesso modo affettuoso
che hai sempre usato.
Non cambiare il tono di voce,
non assumere un\'aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere
di quelle piccole che tanto ci piacevano
quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d\'ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c\'è una continuità che non si spezza.
Perchè dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente,
solo perchè sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall\'altra parte,
proprio dietro l\'angolo.
Rassicurati, va tutto bene.

Henry Scott Holland

 

La Felicità

Forse Dio vuole che incontriamo un po\' di gente sbagliata
prima di incontrare quella giusta,
così quando finalmente la incontreremo,
sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
Quando la porta della felicità si chiude, un\'altra si apre,
ma tante volte guardiamo così a lungo quella chiusa,
che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
La miglior specie di amico è quel tipo con cui puoi stare
seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola,
e quando vai via senti come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
E\' vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo,
ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
Dare a qualcuno tutto il tuo amore non è un\'assicurazione che sarai amato a tua volta!
Non ti aspettare amore indietro, aspetta solo che cresca nei loro cuori,
ma se non succede accontentati che cresca nel tuo.
Ci vuole un minuto per offendere qualcuno, un\'ora per piacergli, e un giorno per amarlo,
ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
Non cercare le apparenze, possono ingannare.
Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
Cerca qualcuno che ti faccia sorridere
perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto
che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
Sogna ciò che ti va, vai dove vuoi, sii ciò che vuoi essere,
perché hai solo una vita e una possibilità di far le cose che vuoi fare.
Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce,
difficoltà a sufficienza da renderti forte,
dolore abbastanza da renderti umano,
speranza sufficiente a renderti felice.
Mettiti sempre nei panni degli altri.
Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
Le più felici delle persone non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa,
soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
La felicità è ingannevole per quelli che piangono, quelli che fanno male, quelli che hanno provato,
solo così possono apprezzare l\'importanza delle persone che hanno toccato le loro vite.
Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato,
non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori.
Quando sei nato stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.
Vivi la tua vita in modo che quando morirai tu sorrida.
Alla fine non ricorderemo le parole dei nostri nemici, ma i silenzi dei nostri amici.

Martin Luther King Jr.

 

 

La clinica del Signore

Mi recai alla clinica del Signore perchè volevo fare il "check-up" annuale. Quando giunsi, constatarono subito che le mie condizioni di salute non erano affatto buone. Quando Gesù mi provò la pressione, notò che era basso il livello della tenerezza. Prendendomi la temperatura, il termometro registrò 40° di egoismo. Feci un elettrocardiogramma e mi fu diagnosticata la necessità di un by-pass di amore perchè la mia vena si era bloccata e non portava più nulla al mio cuore vuoto. Passai poi al reparto di ortopedia poichè avevo notato di aver difficoltà a camminare a fianco dei miei fratelli e non riuscivo ad abbracciarli a causa di una frattura al braccio procurata nel tentativo di emergere al di sopra di essi. Constatarono anche che ero miope perchè non riuscivo ad andare oltre le apparenze e non riuscivo a vedere negli altri dei fratelli. Poichè non potevo aprire la bocca, diagnosticarono un blocco a livello delle parole causato da un vuoto quotidiano di contenuti.

Grazie, Signore per non esserTi rifiutato di visitarmi, e per la Tua grande Misericordia! Prometto, uscendo da qui, di usare soltanto i rimedi naturali che mi hai indicato, e che sono scritti nel ricettario del Tuo Vangelo.

Al mattino, appena alzato, prenderò un thè di ringraziamento

Durante la giornata prenderò, di tanto in tanto, una compressa di pazienza con un bicchiere di umiltà

Al ritorno a casa farò tutti i giorni un\'iniezione di amore e, prima di dormire, prenderò due capsule di coscienza tranquilla.

Agendo così, sono certo che non mi ammalerò mai più e che tutte le mie giornate saranno caratterizzate da fratellanza e solidarietà. Prometto di prolungare questo lavoro preventivo per tutta la mia vita in modo che, quando mi chiamerai, sarà solo per morte naturale.

Grazie, Signore, immensamente paziente, buono e misericordioso!

Anonimo

 

 

Soltanto ora!

Ascolta, o Dio!
Non una volta nella mia vita ho parlato con te,
ma oggi mi vien voglia di farti festa.
Sai, fin da piccolo mi hanno sempre detto che non esisti...
io stupido ci ho creduto.
Non ho mai contemplato le tue opere,
ma questa notte ho guardato dal cratere di una granata
al cielo di stelle sopra di me
e affascinato dal loro scintillare,
ad un tratto ho capito come possa essere terribile l\'inganno...
Non so, o Dio, se mi darai una mano,
ma io ti dico e tu mi capirai...
Non è strano che in mezzo a uno spaventoso inferno
mi sia apparsa la luce e io abbia scorto te?
Oltre a questo non ho nulla da dirti.
Sono felice solo perché ti ho conosciuto.
A mezzanotte dobbiamo attaccare,
ma non ho paura, tu guardi a noi.
E\' il segnale! Me ne devo andare. Si stava bene con te.
Voglio ancora dirti, e tu lo sai, che la battaglia sarà dura:
può darsi che questa notte stessa venga a bussare da te.
E anche se finora non sono stato tuo amico,
quando verrò, mi permetterai di entrare?
Ma che succede, piango?
Dio mio, tu vedi quello che mi è capitato,
soltanto ora ho incominciato a veder chiaro...
Salve, mio Dio, vado... difficilmente tornerò.
Che strano, ora la morte non mi fa paura!

Preghiera trovata nella giubba di un soldato russo morto nella seconda guerra mondiale

 

 

Solo per oggi

- Solo per oggi cercherò di vivere alla giornata senza voler risolvere i problemi della mia vita tutti in una volta.
- Solo per oggi avrò la massima cura del mio aspetto: vestirò con sobrietà, non alzerò la voce, sarò cortese nei modi, non criticherò nessuno, non cercherò di migliorare o disciplinare nessuno, tranne me stesso.
- Solo per oggi sarò felice nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell\'altro mondo, ma anche in questo.
- Solo per oggi mi adatterò alle circostanze, senza pretendere che le circostanze si adattino ai miei desideri.
- Solo per oggi dedicherò dieci minuti del mio tempo a sedere in silenzio ascoltando Dio, ricordando che come il cibo è necessario alla vita del corpo, così il silenzio e l\'ascolto sono necessari alla vita dell\'anima.
- Solo per oggi compirò una buona azione, e non lo dirò a nessuno.
- Solo per oggi mi farò un programma: forse non lo seguirò perfettamente, ma lo farò. E mi guarderò dai due malanni: la fretta e l\'indecisione.
- Solo per oggi, saprò da profondo del cuore, nonostante le apparenze, che l\'esistenza si prende cura di me come nessun altro al mondo.
- Solo per oggi non avrò timori. In modo particolare non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere nell\'Amore.
Posso ben fare per 12 ore ciò che mi sgomenterebbe se pensassi di doverlo fare per tutta la vita.

Papa Giovanni XXIII 


 

Sognai...

Sognai
e vidi che la vita è gioia;
mi destai
e vidi che la vita è servizio;
servii
e vidi che nel servire c\'è gioia.

Poeta indiano


 

Trovare Dio

Ogni giorno il discepolo poneva la stessa domanda:
"Come posso trovare Dio?".
E ogni giorno riceveva la stessa misteriosa risposta:
"Devi desiderarlo".
"Ma io lo desidero con tutto il mio cuore, no?
Allora perché non lo trovo?"
Un giorno il maestro si stava bagnando nel fiume con il discepolo.
Spinse la testa del giovane sott\'acqua e ve la tenne mentre il poveretto si dibatteva disperatamente per liberarsi.
Il giorno dopo fu il maestro a iniziare la conversazione:
"Perché ti dibattevi in quel modo quando ti tenevo la testa sott\'acqua?".
"Perché cercavo disperatamente aria".
"Quando ti sarà data la grazia di cercare disperatamente Dio come cercavi l\'aria, lo avrai trovato".

Anonimo


Sii Signore...

Sii, Signore,
in me per rinforzarmi,
fuori di me per custodirmi,
sopra di me per proteggermi,
sotto di me per consolarmi,
davanti a me per guidarmi,
dietro di me per seguirmi,
tutt\'intorno
per rendermi sicuro".

John Henry Newman

 


 

Signore, quando...

Signore nostro Dio!
Quando la paura ci prende
non lasciarci disperare!
Quando siamo delusi,
non lasciarci diventare amari!
Quando siamo caduti,
non lasciarci a terra!
Quando non comprendiamo più niente
e siamo allo stremo delle forze,
non lasciarci perire!
No!, facci sentire
la tua presenza e il tuo amore
che hai promesso ai cuori umili e spezzati
che hanno timore della tua parola.
E\' verso tutti gli uomini
che è venuto il tuo Figlio diletto,
verso gli abbandonati:
poichè lo siamo tutti,
egli è nato in una stalla e morto sulla croce.
Signore,
destaci tutti e tienici svegli
per riconoscerlo e confessarlo.

Karl Barth

 

 

Santa Maria, vergine della notte

Santa Maria, vergine della notte,
noi t\'imploriamo di starci vicino quando incombe il dolore,
e irrompe la prova, e sibila il vento della disperazione,
e sovrastano sulla nostra esistenza il cielo nero degli affanni,
o il freddo delle delusioni o l\'ala severa della morte.
Liberaci dai brividi delle tenebre.
Nell\'ora del nostro Calvario, tu,
che hai sperimentato l\'eclissi del sole,
stendi il tuo manto su di noi, sicchè fasciati dal tuo respiro,
ci sia più sopportabile la lunga attesa della libertà.
Alleggerisci con carezze di Madre la sofferenza dei malati.
Riempi di presenze amiche e discrete il tempo amaro di chi è solo. Spegni i focolai della nostalgia nel cuore dei naviganti,
e offri loro la spalla perchè vi poggino il capo.
Preserva da ogni male i nostri cari che faticano in terre lontane.
E conforta, col baleno struggente degli occhi
chi ha perso la fiducia nella vita.
Ripeti ancora oggi la canzone del Magnificat,
e annuncia straripamenti di giustizia
a tutti gli oppressi della terra.
Non ci lasciare soli nella notte a salmodiare le nostre paure.
Anzi, nei momenti dell\'oscurità ti metterai vicino a noi
e ci sussurrerai che anche tu, vergine dell\'Avvento,
stai aspettando la luce,
le sorgenti del pianto si disseccheranno sul nostro volto
e sveglieremo insieme l\'aurora. Così Sia.

Don Tonino Bello


 


 

Resta con noi, Signore

Tu che vieni come luce
per accompagnarci
lungo il cammino di fatica e di speranza.
Resta con noi, Signore,
quando i dubbi contro la fede ci assalgono
e lo scoraggiamento
atterra la nostra speranza.
Quando l\' indifferenza raffredda il nostro amore,
e la tentazione sembra troppo forte.
Quando qualcuno deride la nostra fiducia,
e le nostre giornate sono piene di distrazioni
Quando la sconfitta ci coglie di sorpresa
e la debolezza invade ogni desiderio.
Quando ci troviamo soli, abbandonati da tuti,
e il dolore ci porta alle lacrime disperate.
Signore, nella gioia e nel dolore,
nella vita e nella morte, resta con noi!

P.Maior

 

Se riesci...

Se riesci a mantenere la calma
quando tutti attorno a te stanno perdendo;
Se sai avere fiducia in te stesso
quando tutti dubitano di te
tenendo conto però dei loro dubbi;
Se sai aspettare senza stancarti di aspettare
o essendo calunniato non rispondere con calunnie
o essendo odiato non dare spazio all\'odio
senta tuttavia sembrare troppo buono
né parlare troppo da saggio;
Se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni;
Se riesci a pensare
senza fare di pensieri il tuo fine;
Se sai incontrarti con il successo e la sconfitta
e trattare questi due impostori
proprio nello stesso modo;
Se riesci a sopportare di sentire la verità
che tu hai detto,
distorta da imbroglioni
che ne fanno una trappola per gli ingenui;
Se sai guardare le cose, per le quali hai dato la vita,
distrutte e sai umiliarti a ricostruirle
con i tuoi strumenti ormai logori;
Se sai fare un\'unica pila delle tue vittorie
e rischiarla in un solo colpo a testa o croce
e perdere e ricominciare dall\'inizio
senza mai lasciarti sfuggire una sola parola
su quello che hai perso;
Se sai costringere il tuo cuore,
i tuoi nervi, i tuoi polsi a sorreggerti
anche dopo molto tempo che non te li senti più
e così resistere quando in te non c\'è più nulla
tranne la volontà che dice loro : "Resistete!"
Se sai parlare con i disonesti
senza perdere la tua onestà
o passeggiare con i re
senza perdere il tuo comportamento normale;
Se non possono ferire né i nemici
né gli amici troppo premurosi;
Se per te contano tutti gli uomini,
ma nessuno troppo;
Se riesci a riempire l\'inesorabile minuto
dando valore ad ogni istante che passa:
tua è la Terra e tutto ciò che vi è in essa
e - quel che più conta -
tu sarai un Uomo, figlio mio!

Rudyard Kipling

 

 

 

Se mi ami non piangere...

Se conoscessi il mistero immenso del Cielo dove ora vivo,
questi orizzonti senza fine,
questa luce che tutto investe e penetra,
non piangeresti se mi ami!
Sono ormai assorbito nell\'incanto di Dio,
nella sua sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo sono così piccole al confronto!
Mi è rimasto l\'amore di te,
una tenerezza dilatata
che tu neppure immagini.
Vivo in una gioia purissima.
Nelle angustie del tempo,
pensa a questa casa ove un giorno
saremo riuniti oltre la morte,
dissetati alla fonte inestinguibile
della gioia e dell\'amore infinito.
Non piangere se veramente mi ami!

p. G. Perico

 

 

Una Benedizione per chi parte

Su te che parti, scenda la benedizione di Dio:
che la tua strada sia sempre piacevole;
che il vento soffi sempre alle tue spalle
e il sole venga a riscaldare il tuo viso,
e la pioggia cada dolcemente sui tuoi capelli.
E finché non ci vedremo di nuovo,
che Dio ci custodisca nelle sue mani.

Antica benedizione irlandese


 


 

Signore, illumina

Signore, illumina
la mente di nostro figlio
perchè conosca la strada
che hai voluto per lui,
perchè ti renda gloria
e raggiunga la salvezza.
Sostienilo con la tua forza,
perchè non si accontenti di facili ideali.
Illumina anche noi, suoi genitori,
perchè gli siamo di aiuto nel riconoscere
la sua vocazione
e nel realizzarla generosamente,
senza porre ostacoli
alla tua guida interiore.
Amen.

Anonimo

 

Voglio credere

Voglio credere in Dio,
ogni volta che il sole sorge sul mondo
e voglio credere nell\'uomo anche quando
non sa più stupirsi di questo sole.
Voglio credere in Dio,
ogni volta che nelle ali di un uccello
vedo la chiarezza e l\'immensità del cielo
e voglio credere nell\'uomo anche quando
il cielo sarà diventato grigio per colpa del suo egoismo.
Voglio credere in Dio,
ogni volta che la Terra ci donerà i suoi frutti
e voglio credere nell\'uomo anche quando l\'avrà resa sterile.
Voglio credere in Dio,
ogni volta che nel fiore vedrò la delicatezza della creazione
e voglio credere nell\'uomo anche quando
avrà strappato l\'ultimo fiore.
Voglio credere in Dio,
ogni volta che vedrò un bambino sorridere alla vita
e voglio credere nell\'uomo anche quando
non accetterà la sua nascita.
Voglio credere in Dio,
ogni volta che vedrò un povero ringraziarlo per la sua esistenza
e voglio credere nell\'uomo anche quando
della sua esistenza non saprà cosa farsene.
Voglio credere in Dio,
ogni volta che saprà perdonare qualsiasi uomo
e voglio credere nell\'uomo anche quando
cercherà solo la vendetta.
Voglio credere in Dio Padre,
nel Figlio e nello Spirito Santo
e voglio credere in ogni uomo
perché gli e\' stata data la capacità
di essere figlio nel Figlio.
Amen.

Maria Rosa

 

 

 

Se siete infelici, non rimproveratelo a Me

Io sono la Luce, e voi non mi vedete.
Io sono la Via, e voi non mi seguite.
Io sono la Verità, e voi non mi credete.
Io sono la Vita, e voi non mi cercate.
Io sono il Maestro, e voi non mi ascoltate.
Io sono il vostro Dio, e voi non mi pregate.
Io sono il vostro grande Amico, e voi non mi amate.
Se siete infelici, non rimproveratelo a Me.

Anonimo

 

 

Tu ci hai amati per primo, o Dio

Noi parliamo di te
Come se ci avessi amato per primo una sola volta.
Invece continuamente,
Di giorno in giorno per la vita intera
Tu ci ami per primo.
Quando al mattino mi sveglio ed elevo a te il mio spirito,
Tu sei il primo,
Tu mi ami per primo.
Se mi alzo all\'alba
E immediatamente
Elevo a te il mio spirito e la mia preghiera,
Tu mi precedi,
Tu già mi hai amato per primo.
E\' sempre così.
E noi, ingrati,
Che parliamo come se Tu ci avessi amati per primo
Una volta sola...

S. Kierkegaard


 

Si chiama Amore

Si chiama Amore
ogni superiorità,
ogni capacità di comprensione,
ogni capacità di sorridere nel dolore.
Amore per noi stessi
e per il nostro destino,
affettuosa adesione
a ciò che l\'Imperscrutabile
vuole fare di noi anche quando
non siamo ancora in grado di vederlo
e di comprenderlo.
Questo è cio
a cuit endiamo.

Herman Hesse

 

 

Al Crocifisso

Già ti sentivo dal grembo di mia madre,appeso al suo collo.
Ti vidi sul muro dell’ospedale,
quando per la prima volta ho aperto gli occhi e subito ti salutai con il mio gemito di neonato.
Ti ritrovai in camera da letto,ogni mattina al risveglio e la notte prima del riposo.
Da bambino, mia nonna, nella sua semplicità iniziò a parlarmi di te
e ti contemplavo con gli occhi di fanciullo.
Nell\'ansia e nella paura del primo giorno di scuola,che bello vederti lì vicino a me, sul muro dell\'aula scolastica.
Crescendo ti ho ritrovato nelle aule del ginnasio, nei negozi, dal dottore, al municipio.
Eri lì che mi guardavi con il tuo profondo sguardo,
che mi consolava quando ero triste,
che mi aiutava nelle difficoltà,
che mi insegnava a vivere condividendo i miei sentimenti.
Anche adesso, mentre lavoro, sei sempre lì che asciughi il sudore della mia fronte e mi prometti un mondo migliore.
Qualsiasi cosa dovesse succedermi tu mi sarai sempre vicino e non temo l’uomo, né il futuro.
Quando giungerà la mia ora emetterò il mio ultimo respiro guardandoti per continuare ad averti vicino non più crocifisso, ma glorioso.

Donato Riccardi

 

 

A Dio

Ti vedrò nel Sole,
ti vedrò nel mare,
sarai nel vento,
nell’acqua,
nel paradiso del quadro in camera mia,
nella mia poesia.
Ti vedrò nel vuoto della mia realtà,
perché tu sei tutto quello che c’è già.
Ti vedrò nel passato che non è mai passato,
ti vedrò nel presente che è come se è passato,
ti vedrò nel futuro che è arrivato ieri,
ti vedrò nel tutto della fede in te,
perché tu sei tutto quello che già c’è.

Donato Riccardi


 


Abbandono

Quel che mi accadrà oggi,
mio Dio, non lo so.
Tutto quello che so
è che nulla mi accadrà
che tu non abbia preveduto
e disposto per il mio maggior bene
da tutta l\'eternità.
Questo solo mi basta.
Ti domando
in nome di Gesù Cristo
e per i suoi innumerevoli meriti
la pazienza nelle tribolazioni
e la perfetta accettazione
perchè tutto quello che tu vuoi
o permetti che accada
sia per la tua gloria
e per la mia santificazione.

(Giacomo Alberione)

 

Sentinella di guardia

La compagnia dei "pazzi notturni" è tutta sveglia, stanotte, sono le tre e siamo tutti qui, davanti a noi stessi e davanti a Dio.
Signore, illumina questa notte del mondo, illuminaci, facci ardere come torce davanti al Tuo altare, Signore, nemmeno le tenebre per Te sono oscure e la notte è chiara come il giorno.
Guarda il cuore di questi Tuoi figli, Signore guarda il Tuo popolo, rendi il nostro cuore libero dalle seduzioni del male e del mondo.
Riconduci tutti i nostri pensieri nel Tuo pensiero, insegnaci a non desiderare sempre di capire, ma di amare, liberaci dal giudizio, verso noi stessi e verso gli altri, Signore, insegnaci a pregare, insegnaci ad amare, totalmente, gratuitamente, senza sperare di ricevere qualcosa in cambio, nemmeno se questo qualcosa Sei Tu.
Insegnaci a non aspettarci mai niente, tranne quello che Tu vuoi che aspettiamo, rendici puri e limpidi, fiumi che portano soltanto la Tua acqua,
insegnaci a desiderare di fare la Tua volontà, ma non per rassegnazione o perché è giusto così, ma per Amore.
Insegnaci a trasmettere il Tuo messaggio, ma soltanto come strumenti inutili, ma fa che la nostra fede sia grande, affinché non speriamo di vedere i frutti della Tua semina, il Tuo raccolto.
Donaci di Sentire il Tuo Amore, amare in noi, Fa che non ci accontentiamo mai e che la sete di Te diventi inestinguibile, liberaci dalle troppe parole prive di senso che affollano la nostra mente e riempici della Tua Parola, Fa che la sentiamo come l\'unica cosa che valga il nostro pensiero...
Signore, Sii la Strada e la macchina, Sii il Mare e la barca, Sii il Cielo e l\'aereo, liberaci da ogni forma di ipocrisia, da ogni vanità, da tutto quello che in qualche modo ci allontana da Te.
Rendici degni di chiamarci Tuoi figli e di inginocchiarci davanti al Tuo Altare,
liberaci dalle troppe cose inutili che inquinano la nostra vita, Sii il giorno e la notte, il dolore e la gioia, la quiete e la battaglia, Signore, tutto ha un senso soltanto in Te, fa che il nostro sguardo sia limpido e desideroso di guardare sempre e soltanto Te e tutti i modi in cui Ti fai presente...
Signore, Dio della misericordia e della Salvezza, facci sentire una cosa sola stanotte, rendici uniti per Te, rendici puliti per Te, a qualsiasi costo..
Signore, Fa che questo nostro esistere sia cammino, sia ricerca, sia desiderio di Te...Lava la nostra anima nell\'immenso oceano della Tua pietà, Signore perdona la nostra superficialità, perdona tutte le volte in cui ce la raccontiamo o la raccontiamo ad altri,o ancora peggio, la raccontiamo a Te.
Fa che i nostri "ma" e "se" diventino "si" e "no",
rendici orgogliosi della nostra pochezza e della nostra miseria, consapevoli che, dove ci fermiamo noi, con questo piccolo "io", cominci Tu, Altissimo e glorioso Dio. Rendici degni prosecutori del lavoro di coloro che ci hanno preceduto, perché essi, insieme a Te, ci hanno portato il Tuo messaggio, dentro la bottiglia della storia. Perdona tutte le volte in cui Ti crocifiggiamo, in noi stessi e negli altri. Perdona tutte le volte in cui Ti rinneghiamo, in noi stessi e negli altri. Perdona tutte le volte in cui parliamo invece di agire, Signore siamo niente senza di Te, Fai rimbombare nel nostro piccolo e meschino cuore, la Tua Parola...In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio... Signore, Fa che non conosciamo altri verbi se non il Tuo...Svegliaci dal torpore e dall\'indifferenza, rendici voce anche per coloro che non Ti parlano, rendici orecchie per coloro che non Ti ascoltano, rendici corde della Tua chitarra e fa che suoniamo soltanto la Tua musica e che tutti i nostri fratelli la sentano e che parli loro di Te, di questo immenso sconvolgente Amore che hai riversato su queste creature che siamo. Dio del silenzio e del vento e del fuoco e dell\'acqua, Dio della lode, della supplica, del lamento, del pianto, Parlaci!! Parlaci!! Signore, hai ben ragione, nulla di buono può uscire da noi, soltanto, quello che viene da Te, insegnaci a dire: siamo servi inutili, abbiamo fatto soltanto ciò che dovevamo fare, Fa che lo zelo per la Tua casa ci divori, e Fa che siamo cera che sublima davanti a Te.
Signore Sii Tu le lenti per i nostri occhiali appannati e sporcati dalla troppa cattiveria dentro e fuori di noi....
Signore, Fa che abbiamo il coraggio di riconoscerTi sempre, anche quando è molto difficile, anche quando la nostra umanità, seduta sul perbenismo e sulle nostre quotidianità, rivendica i "suoi" diritti. Signore, Sii Tu il nostro diritto e la nostra giustizia, Sii la mano che fa il segno della Croce e il corpo che lo riceve, Sii l\'esplosione del nostro io...
Liberaci dagli schemi a cui siamo abituati, liberaci anche dall\'abitudine, liberaci dalle nostre sciocche inutili e banali sicurezze, nulla è sicuro fuori di Te.
Donaci del tempo per stare con Te, e il cuore completamente libero da tutto ciò che è distrazione, da tutto ciò che non Sei Tu...
Rendici nuovamente bambini, affinché possiamo guardarTi ogni istante con occhi nuovi, sempre puliti...Rendici giocosi, con la voglia di giocare al Tuo gioco, l\'unico che possa valere un punteggio o una qualsiasi forma di "competitività" o di agonismo...
Fa che non ci arrendiamo mai, che non ci stanchiamo, che non ci sediamo sulla nostra sufficienza, perché, alla Tua scuola, c\'è sempre un voto migliore...
Signore, Fa che non ci fermiamo e, quand\'anche siamo fermi, lo siamo in Te!!
Signore, rendici consapevoli del fatto che noi siamo la nostra migliore scommessa, rendici consapevoli del fatto che vinceremo soltanto nella misura in cui siamo capaci di perdere, rendici consapevoli del fatto che soltanto con questo piccolo "io" verremo a Te, nient\'altro in mano se non il nostro vuoto, ma questo vuoto, fa che riusciamo a riempirlo di Te...
Aiutaci a superarci nella corsa contro noi stessi e verso di Te, insegnaci a chiedere sempre, Signore, cosa vuoi che io faccia? COSA VUOI CHE FACCIAMO?
Il nulla e il vuoto avanzano davanti a noi, Sii il condottiero del Tuo esercito, manda i Tuoi Santi Angeli a guidare questo nostro cammino sulla terra...
Armaci, con la tue sante armi e riempici del Tuo spirito, affinché non ci scoraggiamo mai, nemmeno di fronte agli ostacoli più duri...
Padre, in questa notte ti telefoniamo, guarda questa nostra umanità, lacerata da troppi colpi di fucile e di cannone, lacerata da troppe divisioni, esteriori ed interiori, riconduci Signore i nostri prigionieri, salva i dispersi d\'Israele...
Se ti dimentico Gerusalemme, si paralizzi la mia destra...
Come cantare i Tuoi canti in terra straniera? Coloro che ci deportano ci chiedono di cantare, come cantare se non per Te? Zittisci dunque i canti idolatri e falsi, zittiscici se il nostro canto non è lode per Te!!!
Insegnaci ad essere dolci, ma senza lasciare spazio a fraintesi, quale dolcezza se non per Te? Meglio la spada! Quale conoscenza se non per Te? Meglio l\'ignoranza! Signore, fa che non ci svendiamo mai per i quattro soldi della tranquillità, , meglio la follia, purché sia la Tua follia!!!
Insegnaci a non farci ingannare da coloro che ci vogliono allontanare da Te, nessuno è amico se non in te, nessun amore, se non in Te, donaci di riconoscere i tanti, troppi falsi che ci circondano e ci attaccano su vari fronti, fuori e dentro di noi...Dio della musica, fai risuonare la tua sinfonia su tutti i fronti, fa che gli uomini, sentendo la Tua musica, si decidano per il bene, l\'unico, il proprio e quello di tutti gli altri, TU!!! Fa che in notti come queste, nessuno dorma tranquillo, svegliaci tutti Signore, abbiamo dormito così tanti troppi sonni tranquilli, mentre sul Tuo campo, insieme al grano cresceva troppa zizzania...
Padre! Perdona la nostra presunzione, ma occupati di noi!!!
Ti preghiamo, per l\'intercessione di Maria Santissima, occupati di noi!!!
Sono le quattro e mezza!!! Sergente, suona l\'alzata!!! Che la tua tromba squilli in tutti gli accampamenti e in tutte le strade, svegliamoci, andiamo incontro a Cristo, perché oggi ha bisogno di noi!!!

Paola Zoia, S.M. Codifiume (FE)

 

 

Alla Sacra Scrittura

Divino libro d’amore,
sacra rivelazione,
parola del creatore,
scienza onnisapiente,
scintilla d’onnipotenza.
Sei la lettera con cui il Padre altissimo comunica con i suoi figli.
Altoparlante del cielo,
legge inviolabile della libera scelta di una risposta d’amore.
Sfogliando le tue pagine trovo conforto,rifugio e novella lena d’adorazione.
Cosi forte,ma cosi semplice,cosi divina,ma cosi umana,cosi celeste,ma cosi
terrena.
Combattente reduce di guerre spirituali.
Dio ti ha ispirata come un dolce padre che guida la mano del figlio per insegnargli a scrivere.
Nelle tue righe è nascosto il mistero divino,oh scrigno dello Spirito Santo, madre e figlia di Gesù.
Epitaffio degli angeli,spada dei santi,sentenza dei profeti, arca dei patriarchi, bussola dei fedeli.
Mia compagna di viaggi spirituali.
Sei la prima incarnazione di Dio sulla terra.
Il tuo messaggio da millenni è sempre nuovo.
La tua voce risuona nella chiesa, nell’umanità, nel mondo, nei cieli.
Mai sbiadiranno le tue pagine,oh parola prima e ultima,specchio dell’Essere supremo.
Sei il vaso d’oro fra i vasi d’argilla dei libri sacri, oh scala che porta a Dio.
Niente può eguagliare la tua sapienza.
Fra le mie mani sarai quando emetterò l’ultimo respiro terreno e il primo respiro celeste, oh ancora della mia salvezza.

Donato Riccardi


 

 

 

Regala ciò che non hai

Occupati dei guai,
dei problemi del tuo prossimo.
Prenditi a cuore gli affanni,
le esigenze di chi ti sta vicino.
Regala agli altri la luce che non hai,
la forza che non possiedi,
la speranza che senti vacillare in te,
la fiducia di cui tu sei privo.
Illuminali dal tuo buio.
Arricchiscili con la tua povertà.
Regala un sorriso
quando hai voglia di piangere.
Produci serenità
dalla tempesta che hai dentro.
\'Ecco, quello che non ho, te lo do\'.
Questo è il tuo paradosso.
Ti accorgerai che la gioia
a poco a poco entrerà in te,
invaderà il tuo essere,
diventerà veramente tua
nella misura in cui
l\'avrai regalata agli altri.

Alessandro Manzoni

 

 

Qual è...

Il giorno più bello? - ... Oggi
La cosa più facile? - ... Sbagliare
L\'ostacolo più grande? - ... La paura
Lo sbaglio peggiore? - ... Arrendersi
La radice di tutti i mali? - ... L\'egoismo
La distrazione più bella? - ... Il lavoro
La peggiore sconfitta? - ... Lo scoraggiamento
I migliori insegnanti? - ... I bambini
La prima necessità? - ... Parlare con gli altri
La cosa che fa più felici? - ... Essere di aiuto agli altri
Il Mistero più grande? - ... La morte
Il peggiore difetto? - ... Il malumore
La persona più pericolosa? - ... Il bugiardo
Il sentimento più dannoso? - ... Il rancore
Il regalo più bello? - ... Il perdono
La cosa di cui non si può fare a meno? - ... La casa
La strada più rapida? - ... Il cammino giusto
La sensazione più gratificante? - ... La pace interiore
Il gesto più efficace? - ... Il sorriso
Il migliore rimedio? - ... L\'ottimismo
La maggiore soddisfazione? - ... Il dovere compiuto
La forza più potente del mondo? - ... La fede
Le persone più necessarie? - ... I genitori
La cosa più bella di tutte? - ... L\'AMORE!!!

Madre Teresa di Calcutta


 

Se salvare il mondo...

Se salvare il mondo fosse una cosa facile e semplice, Dio non si sarebbe lasciato inchiodare ad una croce.
Penso a questo, Signore, stasera, che sento pesante, per la stanchezza che è dentro di me.
Anche tu hai provato la stanchezza e il senso di non farcela più.
Ti sei messo a sedere, sul pozzo di Sicar, con i piedi stanchi e la gola riarsa.
Angosciato, sei caduto a terra a Getsemani, chiedendo aiuto al Padre.
Anch\'io sono stanco.
Stanco di lavorare perché vedo gli altri che non fanno niente.
Stanco di annunciare un messaggio che nessuno accetta di vivere.
Stanco di servire la gente che poi ti volta le spalle e fa finta di non averti riconosciuto.
Stanco di farmi in quattro ed essere sempre interpretato alla rovescia.
Non so, o Signore, se tutto questo è segno di quella povertà di cui parlavi sulla montagna quella mattina.

Ho udito parlare
di "chiesa della diaspora",
di "cammino nell\'insicurezza",
di "navigazione a mare aperto",
di "viaggio tra le sabbie del deserto".
Ma dire queste cose è facile: difficile è viverle giorno per giorno.

Aiutami, o Signore, a guardare a lungo la notte,
così che possa scoprire quanto sono numerose le stelle.
A guardare al di là dell\'impossibile umano,
ove incomincia il tuo possibile.
A non aver paura del male che vedo,
anche se è tanto.
A pensare al bene che esiste,
anche se non sempre si vede.

Più sono debole e più sono potente,
perché quanto più c\'è meno posto per me, c\'è più posto per te.
Dammi una mano, o Signore, perché io possa guardare con speranza i germogli di vita, che ogni giorno si aprono nel mondo.
Perché io possa camminare sulle strade di una speranza cristiana,
per essere dispensatore della tua parola che salva e redime anche i più delicati sospiri del mondo,
che partorisce il suo domani nella sofferenza e nella stanchezza dell\'oggi...
Amen.

Anonimo

 

 

Se la nota dicesse...

Se la nota dicesse: non è una nota che fa la musica
...non ci sarebbero le sinfonie.
Se la parola dicesse: non è una parola che può fare una pagina
...non ci sarebbero libri.
Se la pietra dicesse: non è una pietra che può alzare un muro
...non ci sarebbero case.
Se la goccia d\'acqua dicesse: non è una goccia d\'acqua
che può fare un fiume
...non ci sarebbe l\'oceano.
Se il chicco di grano dicesse: non è un chicco di grano
che può seminare un campo
...non ci sarebbe la messe.
Se l\'uomo dicesse: non è un gesto d\'amore
che può salvare l\'umanità
...non ci sarebbero mai nè giustizia, nè dignità, nè felicità
sulla terra degli uomini.
Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota
Come il libro ha bisogno di ogni parola
Come la casa ha bisogno di ogni pietra
Come l\'oceano ha bisogno di ogni goccia d\'acqua
Come la messe ha bisogno di ogni chicco
l\'umanità intera ha bisogno di te,
qui dove sei,
unico,
e perciò insostituibile.

Michel Quoist

 

 

Preziosità del silenzio

Poni, Signore, una custodia alla mia bocca,
sorveglia le porte delle mie labbra (Sal 140). Ma Gesùtaceva (Mt 26,63).
Il silenzio è mitezza.
Quando non rispondi alle offese,
quando non reclami i tuoi diritti,
quando lasci a Dio la difesa del tuo onore,
il silenzio è mitezza.

Il silenzio è misericordia.
Quando non sveli le colpe dei tuoi fratelli,
quando perdoni senza indagare nel passato,
quando non condanni, ma intercedei nell’intimo,
il silenzio è misericordia.

Il silenzio è pazienza.
Quando soffri senza lamentarti,
quando non cerchi consolazione dagli uomini,
quando non intervieni, ma attendi che il seme germoglilentamente,
il silenzio è pazienza.

Il silenzio è umiltà.
Quando taci per lasciare emergere i fratelli,
quando celi nel riserbo i doni di Dio,
quando lasci che il tuo agire sia interpretato male,
quando lasci ad altri la gloria dell’impresa,
il silenzio è umiltà.

Il silenzio è fede.
Quando taci perché è Lui che agisce,
quando rinunci ai suoni, alle voci del mondo per starealla Sua presenza,
quando non cerchi comprensione, perché ti basta essereconosciuto da Lui,
il silenzio è fede.

Il silenzio è adorazione.
Quando abbracci la Croce senza chiedere: Perché?
Il silenzio è adorazione.
Ma Gesù taceva”.

 

 

 

Preghiera di San Francesco

Signore,
fa di me uno strumento della tua pace,
dove c\'è odio, io porti l\'amore.
Dove c\'è offesa, io porti l\'unione.
Dove c\'è errore, io porti la verità.
Dove c\'è dubbio, io porti la fede.
Dove c\'è disperazione, io porti la speranza.
Dove ci sono le tenebre, io porti la luce.
Dove c\'è tristezza, io porti la gioia.
O Divino Maestro, che io non cerchi tanto
Di essere consolato, quanto di consolare.
Di essere compreso, quanto di comprendere.
Di essere amato, quanto di amare.
Infatti:
dando, si riceve.
Dimenticandosi, si trova comprensione.
Perdonando, si è perdonati.
Morendo, si resuscita alla vita.

San Francesco


 

Preghiera

Signore,
mettici al servizio dei nostri fratelli
che vivono e muoiono nella povertà
e nella fame di tutto il mondo.
Affidali a noi oggi;
dà loro il pane quotidiano
insieme al nostro amore
pieno di comprensione,
di pace, di gioia.
Signore,
fa di me uno strumento della tua pace,
affinché io possa portare
l\'amore dove c\'è l\'odio,
lo spirito del perdono dove c\'è \'ingiustizia,
l\'armonia dove c\'è la discordia,
la verità dove c\'è l\'errore,
la fede dove c\'è il dubbio,
la speranza dove c\'è la disperazione,
la luce dove ci sono ombre,
e la gioia dove c\'è la tristezza.
Signore,
fa che io cerchi di confortare
e di non essere confortata,
di capire, e non di essere capita,
e di amare e non di essere amata,
perché dimenticando se stessi ci si ritrova,
perdonando si viene perdonati
e morendo ci si risveglia alla vita eterna.

Madre Teresa di Calcutta

 

Pregare

Senza la luce di Dio nessun uomo si salva.
Essa fa muovere all\'uomo i primi passi;
essa lo conduce al vertice della perfezione.
Perciò, se vuoi cominciare a possedere questa luce di Dio, prega;
se sei già impegnato nella salita della perfezione e vuoi che questa luce in te aumenti, prega;
se sei giunto al vertice della perfezione e vuoi ancora luce per poterti in essa mantenere, prega;
se vuoi la fede, prega;
se vuoi la speranza, prega;
se vuoi la carità, prega;
se vuoi la povertà, prega;
se vuoi l\'obbedienza, la castità, l\'umiltà, la mansuetudine, la fortezza, prega.
Qualunque virtù tu desideri, prega.
E prega leggendo nel libro della vita,
cioè nella vita del Dio-Uomo Gesù,
che fu tutta povertà, dolore, disprezzo e perfetta obbedienza.

Beata Angela da Foligno

 

Per me Eterna

Una volta mia madre viveva
come in un sogno bellissimo,
non conosceva le parole:" è per me"
ma solo queste parole:" tutto per la famiglia!"
Presto è volata via
la colombella brizzolata.
E\' stata una colomba?
No, è stata mia mamma!

Tutti dobbiamo ricordarlo,
insegnare ai figli
che pure la terra è nostra madre
e non ci è lecito sporcarla,
perché ci darà da mangiare !
Terra , terra mia!
nella mia povertà ti ho lasciata. Perdona!...
Mi raccoglierai quando il tempo giungerà;
perché in questa terra io non ho lasciato,credimi,
dei peccati gravi!

Lyubov K. (Ucraina)

 

Perché sono nato...

Sono nato nudo, dice Dio,
perché tu sappia spogliarti di te stesso.
Sono nato povero,
perché tu possa considerarmi l\'unica ricchezza.
Sono nato in una stalla,
perché tu impari a santificare ogni ambiente.
Sono nato debole, dice Dio,
perché tu non abbia mai paura di me.
Sono nato per amore,
perché tu non dubiti mai del mio amore.
Sono nato di notte,
perché tu creda che possa illuminare qualsiasi realtà.
Sono nato persona, dice Dio,
perché tu non abbia mai a vergognarti di essere te stesso.
Sono nato uomo,
perché tu possa essere "dio".
Sono nato perseguitato,
perché tu sappia accettare le difficoltà.
Sono nato nella semplicità,
perché tu smetta di essere complicato.
Sono nato nella tua vita, dice Dio,
per portare tutti alla casa del Padre.

Anonimo


 

 Padre Nostro

Non dire Padre
se ogni giorno non ti comporti come suo figlio.
Non dire nostro
se vivi isolato nel tuo egoismo.
Non dire che sei nei cieli
se pensi solo alle cose terrene.
Non dire sia santificato il tuo nome
se non lo onori.
Non dire venga il tuo regno
se lo confondi con il successo materiale.
Non dire sia fatta la tua volontà
se non la accetti quando è dolorosa.
Non dire dacci oggi il nostro pane quotidiano
se non ti curi della gente che ha fame.
Non dire rimetti a noi le nostre colpe
se porti rancore verso tuo fratello.
Non dire non ci indurre in tentazione
se ha intenzione di continuare a peccare.
Non dire liberaci dal male
se non prendi posizione contro il male.
Non dire amen
se non hai preso sul serio le parole di questa preghiera.

Anonimo

 

 

 Orazione

Peccatore qual sono, non contando affatto sui miei meriti, ma solo confidando nella tua misericordia e bontà, tremo e mi vergogno nell\'accostarmi alla mensa del tuo convito dolcissimo, o mio buon Signore Gesù Cristo.
Ho infatti il cuore e il corpo macchiati di molti peccati, la mente e la bocca non cautamente custodite.
Perciò, o Dio misericordioso, o Maestà tremenda, io misero fra tante angustie, ricorro a te, fonte di misericordia; vengo a te per essere sanato, mi rifugio sotto la tua protezione; e poiché non posso sostenerti come giudice, ti scongiuro di essermi salvatore. O Dio, a te mostro le mie piaghe e apro il mio rossore.
So che i miei peccati sono molti e grandi, e ne temo.
Spero nella tua misericordia che non ha limite.
Signore Gesù Cristo, Re eterno, Dio e Uomo, crocifisso per l\'uomo, guardami con occhio benigno.
Esaudisci me pieno di fiducia in te; abbi pietà di me colmo di miseria e di peccato: tu che non lascerai mai inaridire la sorgente della misericordia.
Salve, vittima salutare, offerta sul patibolo della croce, per me e per tutta l\'umanità.
Salve, Sangue nobile e prezioso, che zampilli dalle piaghe del mio Signore Gesù Cristo crocifisso e sei lavacro dei peccati del mondo intero.
Ricordati, o Signore, della tua creatura, che ricomprasti con il tuo Sangue.
Mi pento di aver peccato, desidero riparare tutto il male.
Togli da me, Padre clementissimo, tutte le mie iniquità, affinché, purificato nella mente e nel corpo, sia degno di gustare il Santo dei Santi.
E concedi che la santa Comunione del Corpo e del Sangue tuo, che io intendo ricevere, sia perdono dei miei peccati, perfetta purificazione dei miei delitti, fuga dei cattivi pensieri e rigenerazione dei buoni sentimenti, fonte efficace delle buone opere e fermissima tutela del corpo e dell\'anima contro le insidie dei miei nemici.
Amen.

Attribuita a S. Ambrogio

 

O grande Spirito...

O grande Spirito,
la cui voce sento nei venti
e il cui respiro dà vita a tutto il mondo,
ascoltami.
Vengo davanti a Te,
come uno dei tuoi tanti figli.
Sono piccolo e debole,
ho bisogno della Tua forza e della Tua saggezza.
Fammi camminare tra le cose belle,
fa che i miei occhi rispettino ciò che Tu hai creato
e le mie orecchie siano acute nell\'udire la Tua voce.
Fammi saggio,
così che io conosca le cose che tu hai insegnato al mio popolo,
le lezioni che hai nascosto in ogni foglia, in ogni roccia.
Cerco forza non per essere superiore ai miei fratelli,
ma per essere abile a combattere il mio più grande nemico:
me stesso.

Preghiera di un capo Sioux

 

 

 Ogni istante...

Ogni istante che Dio ti dona è un tesoro immenso.
Non buttarlo.
Non correre sempre, alla ricerca di chissà quale domani.
Vivi meglio che puoi, pensa meglio che puoi e fai del tuo meglio oggi.
Perché l\'oggi sarà presto il domani e il domani sarà presto l\'eterno".

A. P. Gouthey


 


 

Vicino al fuoco

Un giorno un tale si avvicinò a Gesù e gli disse:
"Maestro, tutti noi sappiamo che tu vieni da Dio e insegni la via della verità.
Ma devo proprio dirti che i tuoi seguaci, quelli che chiami i tuoi apostoli o la tua comunità, non mi piacciono per niente.
Ho notato che non si distinguono molto dagli altri uomini.
Ultimamente ho fatto una solenne litigata con uno di essi.
E poi, lo sanno tutti che i tuoi discepoli non vanno d\'amore e d\'accordo.
Ne conosco uno che fa certi traffici poco puliti...
Voglio perciò farti una domanda molto franca:
è possibile essere dei tuoi senza essere dei tuoi senza avere niente a che fare con i tuoi cosiddetti apostoli?
Io vorrei seguirti ed essere cristiano (se mi passi la parola), ma senza la comunità, senza la Chiesa, senza tutti questi apostoli!".
Gesù lo guardò con dolcezza e attenzione.
"Ascolta", gli disse "ti racconterò una storia:
C\'erano una volta alcuni uomini che si erano seduti a chiacchierare insieme.
Quando la notte li coprì con il suo nero manto, fecero una bella catasta di legna e accesero il fuoco.
Se ne stavano seduti ben stretti, mentre il fuoco li scaldava e il bagliore della fiamma illuminava i loro volti.
Ma uno di loro, ad un certo punto, non volle più rimanere con gli altri e se ne andò per conto suo, tutto solo.
Si prese un tizzone ardente e andò a sedersi lontano dagli altri.
Il suo pezzo di legno in principio brillava e scaldava.
Ma non ci volle molto a illanguidire e spegnersi.
L\'uomo che sedeva da solo fu inghiottito dall\'oscurità e dal gelo della notte.
Ci pensò un momento poi si alzò, prese il suo pezzo di legno e lo riportò nella catasta dei suoi compagni.
Il pezzo di legno si riaccese immediatamente e divampò di fuoco nuovo.
L\'uomo si sedette nuovamente nel cerchio degli altri.
Si scaldò e il bagliore della fiamma illuminava il suo volto".
Sorridendo, Gesù aggiunse:
"Chi mi appartiene sta vicino al fuoco, insieme ai miei amici.
Perché io sono venuto a portare il fuoco sulla terra e ciò che desidero di più è vederlo divampare".

Anonimo

 

 

Umiltà e semplicità

Gesù, dolce e umile di cuore
per la potenza del tuo amore
ti supplico: liberami
dallo spirito di critica,
di maldicenza e di giudizio temerario;
dal desiderio esagerato di essere
onorato, applaudito, stimato;
dal desiderio di essere preferito ad altri;
dalla ricerca affannosa di me stesso,
del trionfo, del successo a tutti i costi;
dalla ricerca della potenza,
della forza, del dominio.
Solo tu, Gesù, sei il mio maestro;
aiutami a mettere in pratica quello
che San Giovanni Battista ha detto:
"Bisogna che Egli cresca e io diminuisca".

Anonimo

 

 

Vivo in un mondo...

Vivo in un mondo in cui ha valore solo ciò che si misura.
Vivo in un mondo in cui esiste solo ciò che si può provare oggettivamente.
Vivo in un mondo in cui non contano che le mie prestazioni.
Vivo in un mondo in cui qualcuno di inconcepibile e incomprensibile come te, mio Dio, non può trovare nessun posto.
Spesso, mi sento solo in questo mondo, con il pensiero della tua presenza.
Ti prego: resta vicino a me.

Anonimo

 

 

Se non c\'è nulla da fare

Se non c\'è nulla da fare
perché le cose sono di per se stesse insolubili
o le soluzioni non dipendono da noi,
è arrivata l\'ora di far tacere la mente,
chinare il capo,
affidare le cose impossibili nelle mani di Dio Padre
e abbandonarsi.

Ignazio Larrañaga


 


 

Non andare via Signore

Signore, se la porta del mio cuore
dovesse restare chiusa un giorno,
abbattila ed entra,
non andare via.

Se le corde del mio cuore
non dovessero cantare
il tuo nome un giorno,
ti prego aspetta,
non andare via.

Se non dovessi svegliarmi
al tuo richiamo un giorno,
svegliami con la tua pena...
non andare via.

Se un altro sul tuo trono
io dovessi porre un giorno,
tu, mio Signore eterno,
non andare via.

Rabindranath Tagore

 

Non abbiamo finito di amarci

Mi sono svegliata, Signore
...e lui non c\'era più.
Nel mio letto mi sono voltata
...ma il suo posto era vuoto,
e le mie dita solitarie cercavano ancora le sue.
Il mio amore è presso di Te;
lo credo, lo spero,
ma non posso abituarmi, Signore,
alla sua assenza,
ed ogni risveglio è per me uno strazio
come strazio è
il risveglio del malato dalle membra amputate.
Non c\'è più!
Non lo sentirò più, canto che ora tace,
non sarò più il suo campo
pronto alla quotidiana aratura.
Non percorrerò più il suo volto amato
i solchi delle rughe,
dove spigolavo la vita,
che giorno dopo giorno,
nella gioia e nel dolore,
avevamo seminato,
mietuto,
mille frutti d\'amore.
Non andrò più in cerca nel profondo dei suoi occhi
della dolce luce del suo tramonto,
dopo i chiari mattini,
il fuoco del mezzogiorno,
e qualche volta l\'ombra dei giorni,
quando le nuvole si addensavano
e scoppiava il temporale,
prima che si alzasse nei nostri cuori
l\'arcobaleno della pace.
Noi ci amavamo...ma, Signore,
non abbiamo finito di amarci!
Ci amavamo, Signore,
ma vivevamo insieme,
egli era in me, ed io ero in lui,
e Tu
suggellavi le nostre due vite,
per farne una sola.
Ma lui se n\'è andato su quelle rive lontane,
a cui nessuno può giungere
senza attraversare la morte,
e dalla mia riva, coi piedi su questa terra,
io non posso nemmeno scorgerlo,
o, mio beneamato...scomparso,
lontano, così lontano,
nelle nebbie dell\'infinito.
Non c\'è più!
Si dice che ci si abitua, Signore,
che il tempo lavora per noi,
ma adesso lo so,
né il tempo, né la morte possono vincere l\'amore,
perché un mattino ho sussurrato per sempre,
e Tu ci hai promesso
che ci saremmo amati in eterno.
Non vedo, Signore,
non voglio credere,
credo.
Non abbiamo finito di amarci!
Ma ieri, insieme,
ogni giorno,
tiravamo avanti,
perché cercando la felicità dell\'altro,
spesso cercavamo la nostra.
Ora davamo, prendevamo,
ma gli sforzi ripetuti
accrescevano il nostro amore.
Oggi siamo entrati in purgatorio.
Io soffro d\'essere sola,
lui soffre di essere lontano,
può forse essere felice senza di me,
quando sono così infelice senza di lui?
Ma lui, Signore, è nella tua Luce,
che purifica il nostro amore,
mentre io
devo perfezionarlo
nella notte.
Aiutami, mio Dio,
ad amarlo nella sua assenza,
oggi più ancora
di ieri nella sua presenza.
Amarlo infine, per se stesso, senza voler nulla in cambio,
felice che egli sia felice
di essere vicinissimo a Te,
raccogliendo per me
solo la gioia della sua Gioia.
Sì, il mio amore è intatto, vive nel mio cuore,
nulla può la morte,
questa è la mia sofferenza,
perché la mia sorgente non si è inaridita, Signore,
scorre e trabocca. Un crescendo di parole d\'amore,
e mille gesti d\'affetto,
una riserva di sorrisi rimasti inutili,
una pioggia di lacrime che mi inonda il cuore,
facendo crescere più in fretta ancora
tutti quei fiori d\'amore.
Non li lascerò, Signore,
intristire,
appassire,
chiusi nel mio cuore,
ma li raccoglierò ogni giorno,
messe meravigliosa per i miei figli,
nipoti, amici, vicini,
e tutti i mendicanti dimenticati,
che elemosinano queste briciole d\'amore
sul ciglio della mia strada.
Ma la mia sofferenza, Signore,
resta sofferenza!
Solitudine tremenda, lunghe giornate,
notti soffocanti,
l\'assenza,
crudele assenza,
vuoto profondo ove il mio cuore certe sere,
si tuffa smarrito senza trovarne il fondo.
Lui mi manca, Signore, capisci?
Mi manca!
Perché mi hai abbandonato?
Perdono, Signore,
perdono per i miei scoraggiamenti.
Tu che dalla croce ogni giorno mi fai segno.
E\' quando dimentico di guardarTi
che la notte mi assale.
Tu mi aspetti
e lui vicino a Te mi guarda,
e con il suo amore mi invita,
mi guida e mi sostiene.
Grazie a Te, Signore,
grazie a lui
la mia stessa sofferenza non sarà inutile,
perché Ti offrirò questa esuberanza d\'amore
che da me esige,
amore che vive e cresce al di là della mia sofferenza.
Lo offrirò per quei giovani esploratori d\'amore,
che cercano senza trovare,
perdendosi,
innocenti,
nei miraggi di un istante.
Loro che non sanno, Signore,
cosa vuol dire amare,
spogliarsi di sè per donarsi all\'altro,
e spalancare il cuore per accogliere il suo dono.
Loro che non sanno
che non è amore se non è per sempre,
e che Tu solo puoi donare
a questo amore la sua dimensione di infinito.
Vorrei poter dire loro, Signore,
dirlo con la mia vita,
e poiché presso di Te il mio amore mi aspetta,
nella Pace, anch\'io,
aspetterò l\'Incontro,
e di questo nuovo fidanzamento,
crudele e dolce fidanzamento,
di quest\'attesa, farò un\'offerta,
prima che fra le braccia del mio fedele amore
noi ci amiamo, finalmente,
Signore,
come si ama presso di Te,
Infinitamente, Eternamente.

Michel Quoist