La Famiglia


Quest'area è nata dall'esperienza con Gruppi Giovanili e Gruppi del Vangelo.
Il primo, Gruppi Giovanili, è nato con un gruppo di mamme che all'occasione della domanda di Battesimo di due loro figli, hanno colto l'occasione o forse l'occasione ha colto loro, per iniziare un percorso di riscoperta biblico-cristiana. Un percorso mensile da metà mattina al primo pomeriggio con una andamento rutilante di domande e confronti sulla fede. Ovviamente con i bambini che la facevano da padrone. E' durato 1 anno e ora, continua su whatsapp.
Il secondo, Gruppo del Vangelo, un gruppo di giovani nonne e mamme: interessate a saper di più sulla questione del Codice da Vinci.
 
 
17 - GIOVANI
16 - GIOVANI
 
 
 
 
15 - GENITORI
 
Poster per discussione con i Genitorii
Simpatici poster per la discussione con i Genitori.
I poster sono sui seguenti temi:  Diventerò il vostro fiore - Genitori 007 - Genitori affettivi - Genitori autorevoli - Genitori complessati - Genitori cuore di panna e indulgenza plenaria - Genitori datori di Dio - Genitori esemplari - Genitori esperti nel parlare - Genitori idee chiare - Il figlio è persona - Genitori idee chiare - Per i primi 10 anni - Genitori idee chiare - Per non perdere la tramontana nella fase del terremoto - Genitori in tandem - Genitori normativi - Genitori padroni - Genitori salici piangenti - Genitori salmoni - Genitori specialisti in amore - Genitori tempestivi - Genitori turbo
 
 
 
 
14 - GENITORI
 
10 passi per non fallire in amore con domande di coppia
Un interessante e ben fatto percorso per la verifica del cammino di coppia per non ... scoppiare
 
 
 
 
13 - GENITORI
 
Decalogo per un figlio che cresce e 10 salvagenti
 
 
 
 
12 - GENITORI
 
Preghiamo in Famiglia da 1 a 10
Il file zippato contiene 10 pregheira molto semplici per pregare in famiglia
 
 
 
 
11 - GENITORI

Ti preghiamo, Signore, per la nostra famiglia
Fa' che tra di noi ci sia sempre il dialogo e il rispetto,
e che sappiamo accettarci così come siamo, senza mai rinfacciarci il bene che ci siamo dati.

Fa' che abbiamo cura dei nostri momenti di unità,
del nostro ritrovarci insieme a tavola e non attorno alla televisione o da soli al computer.

Fa' che a nessuno di noi sfuggano i bisogni dell'altro
e fa' che sappiamo aiutare chi tra di noi è stanco o è preoccupato.

Facci avere opinioni diverse,
ma facci ricercare il bene che non ci divide.

Fa' che ognuno sia se stesso e che non impedisca
all'altro di esprimersi per quello che è nella sua natura.

Fa', o Signore, che viviamo insieme
momenti di allegria, di gioia e di festa.

E fa' che nei momenti di prova e di tristezza
non perdiamo mai la fiducia in te.

E quando per qualche nostro familiare arriverà il momento di lasciare questa terra, fa',
Signore, che siano le tue mani a sorreggere i suoi passi nel viaggio che porta alla tua casa di luce,
dove un giorno ci ritroveremo uniti in te e come una grande famiglia sarà festa per sempre. Amen.
 
 
 
 
10 - GENITORI
 
Trenta consigli per genitori frettolosi
Bruno Ferrero, Bollettino Salesiano 2006
 
Qualche semplice regola che può migliorare la vita familiare e l'educazione.

1. I primi anni di vita sono importanti: è in questo periodo che si posano le strutture fondamentali della persona.
2. I bambini sono persone con carattere, temperamento, bisogni, desideri, cambiamenti di umore proprio come voi. Lasciate che anche i vostri figli qualche volta diano in escandescenze.
3. I bambini imitano quello che fate voi. Non faranno mai quello che ordinate. Soprattutto non fate prediche. I bambini imparano solo quello che vivono.
4. I due genitori devono avere la stessa idea di educazione. Questo non significa che devono fare le stesse cose o apparire un muro di cemento armato.
5. Non entrate in conflitto con i vostri figli. Ogni volta che entrerete in conflitto con i vostri figli voi avrete già perso.
6. Siate pazienti. Anche con voi stessi. Nessuno ha mai detto che sia facile essere un genitore.
7. I genitori non sono i soli educatori: c'è anche la società in cui i figli sono immersi.
8. Dite "no". In questo modo i vostri figli sapranno che li proteggete anche dai loro errori. Insegnate ai vostri figli che non possono avere tutto e subito. È prudente, perciò, usare con cautela il sistema di assecondare: i bambini devono imparare a manovrare le frustrazioni, perché la vita dell'adulto ne è piena. È pura assurdità partire dal principio che il bambino sarà in grado di affrontarle quando sarà più grande; che cosa, infatti, c'è di magico nella crescita per fornire una capacità che si dovrebbe rivelare fin dai primi anni di vita?
9. Riservate del tempo per ridere insieme e divertitevi insieme. Vivete i vostri valori nella gioia. Se fate la morale tutto il giorno ai vostri figli verrà voglia di scappare.
10. Scambiatevi dei regali.
11. Imparate a relativizzare i problemi, ma risolveteli.
12. Accogliete in casa gli amici dei vostri figli.
13. L'incoraggiamento è l'aspetto più importante nella pratica di educazione del bambino. E' tanto importante, che la mancanza di esso si può considerare quale causa fondamentale di certe anomalie del comportamento. Un bambino che si comporta male è un bambino scoraggiato.
14. Consentite ai vostri figli di non avere il vostro parere. E soprattutto ascoltateli veramente. Fa parte del nostro pregiudizio comune sui bambini pretendere di capire quello che vogliono dire senza in realtà ascoltarli. I figli hanno una diversa prospettiva e spesso soluzioni intelligenti da proporre. Il nostro orgoglio ci impedisce di ascoltarli.
Quante volte potremmo approfittare della loro sensibilità se li trattassimo alla pari e li ascoltassimo davvero.
15. Sottolineate i lati positivi dei vostri figli. I bambini non ne sono sempre coscienti. I complimenti piacciono a tutti, anche ai vostri figli.
16. Consentite loro di prendere parte alle decisioni della famiglia. Spiegate bene i motivi delle vostre scelte. Rispondete ai loro «perché».
17. Mantenete la parola. Siate coerenti. Attenetevi alle decisioni prese. Non promettete o minacciate a vanvera.
18. Riconoscete i vostri errori e scusatevi. Abbiate il coraggio di essere imperfetti e consentite ai vostri figli di esserlo.
19. Giocate con i vostri figli.
20. Quando dovete fare un "discorso serio" con i vostri figli, aspettate che siano in posizione orizzontale. Non fatelo mai quando sono in posizione verticale.
21. Ricordate che ogni bambino è unico. Non esiste l'educazione al plurale.
22. Alcuni verbi non hanno l'imperativo. Non potete dire: «Studia!», «Metti in ordine!», «Prega!» e sperare che funzioni.
23. Spiegate ai vostri figli che cosa provate. Raccontate come eravate voi alla loro età.
24. Aiutateli a essere forti e a riprendersi quando le cose vanno male.
25. Raccogliete la sfida della TV. La televisione non è tanto pericolosa per quello che fa quanto per quello che non fa fare.
26. Non siate iper/protettivi. Cercate le occasioni giuste per tirarvi indietro e consentire ai vostri figli di mettere alla prova la loro forza e le loro capacità.
27. Un bambino umiliato non impara nulla. Eliminate la critica e minimizzate gli errori. Sottolineando costantemente gli errori, noi scoraggiamo i nostri figli, mentre dobbiamo ricordarci che non possiamo costruire sulla debolezza, ma soltanto sulla forza.
28. Non giudicate gli altri genitori dai loro figli e non mettetevi in competizione per i figli con parenti e amici.
29. Date loro il gusto della lettura.
30. Raccontate loro la storia di Gesù. Tocca a voi.
 
 
 
 
9 - GENITORI
 
L'amore di una mamma
Patrizia Pace

Quando pensi di avere tutto o tutto sembra perduto
Quando sei pieno di gioia o la tristezza predomina in te
Quando hai la mano aperta o chiusa a pugno
Quando i tuoi piedi corrono veloci o si rifiutano di camminare
Quando i tuoi sogni sono realizzabili o irraggiungibili
Quando sei sicuro di te o indeciso
Quando ti senti amato o odiato
Quando hai tanti amici o ciascuno ti sembra nessuno
Dovunque tu sia
In qualsiasi situazione tu ti trovi
C'è sempre la mamma
Che ti avvolge con la sua ombra
E ti rende un essere speciale
Con tutto l'amore possibile ed immaginabile!

 
 

8 - GENITORI

Le beatitudini del bambino

Beato il bambino che inizia la vita incontrando un sorriso.
Beato il bambino che ha più attenzioni dell'auto pulita.
Beato il bambino che è circondato da tanto amore più che da tante cose.
Beato il bambino che non è guastato da eccesso di facilità.
Beato il bambino che non è ubriacato dalla televisione e dalla pubblicità.
Beato il bambino che non è "asfissiato", ma può andare a giocare in cortile.
Beato il bambino che non è obbligato a leggere a tre anni, a ballare a quattro, a suonare a cinque, a essere campione a sei.
Beato il bambino che può essere un bambino.
Beato il bambino che può vivere e giocare da bambino.
Beato il bambino che si sente sussurrare la sera prima di addormentarsi e al mattino al risveglio:
Amore mio ti affido al buon Dio.

 
 

7 - GENITORI
 
La gioia di un genitore
Amici della Zizzi

Che gioia grande per un genitore l'essere in perfetta sintonia con il proprio figlio.
Che gioia grande quando un figlio difende l'operato di un genitore e si immedesima talmente in lui da portare avanti gli stessi principi e valori.
Questo non significa un'identità, un appiattimento, un essere accondiscendente su tutto, è qualcosa che va al di là di ogni significato della parola amore. Vuol dire che un genitore ha saputo trasmettere al proprio figlio l'essenza della vita.

Che gran dolore quando questo non accade. Quando vediamo i nostri figli ribellarsi a noi, quando vediamo che vanno contro quelli che per noi sono principi basilari da sempre. Quando vediamo un figlio che ruba, che risponde male ad un rimprovero, che non studia.
Gran dolore non significa "non amore", anzi, forse è in quei momenti che un genitore ama maggiormente il proprio figlio. E' lui il "malato" per cui pregare, è lui che va sostenuto e cercato di capire, è lui che va amato più di ogni altra cosa con i suoi errori, debolezze, mancanze, affinché senta nel suo cuore quanto sia grande la forza dell'amore, che va al di là di forme ed atteggiamenti sbagliati.

Ecco, noi spesso ci comportiamo come questi figli nei confronti di Dio. Ci ribelliamo, andiamo contro i Suoi principi, ma il Signore continua ad amarci, continua ad avere la speranza che possiamo rinsavire, che possiamo tornare sulla retta via. Al Signore non interessa quanto abbiamo sbagliato o quanto sbaglieremo, a Lui interessa che prima o poi si capisca di aver sbagliato, si alzi gli occhi al cielo e si dica "perdonami" con il cuore e con l'anima prima che con le parole.

Tutti noi sbagliamo, ma nessuno di noi potrà mai fare errori tanto grandi da non poter essere perdonato da Dio, così come faremmo noi per nostro figlio.


 
 
6 - GENITORI

Lettera di un padre al figlio
 
Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi... abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo.

Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere... ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi.

Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare... ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi fare il bagno.

Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l'abc; quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso... dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire: la cosa più importante non è quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti li che mi ascolti.

Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l'ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi.

Quando dico che vorrei essere morto... non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive.

Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po' del tuo tempo, dammi un po' della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l'ho fatto per te.

Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in cambio io ti darò un sorriso e l'immenso amore che ho sempre avuto per te.

Ti amo figlio mio.

 
 
 
5 - GENITORI
 
Decalogo del papà proposto da un bambino
 
1. Non viziarmi. So benissimo che non dovrei avere tutto quello che chiedo. Voglio solo metterti alla prova. 
2. Non essere incoerente: questo mi sconcerta e mi costringe a fare ogni sforzo per farla franca ogni volta che posso. 
3. Non fare promesse: potresti non essere in grado di mantenerle. Questo farebbe diminuire la mia fiducia in te. 
4. Non correggermi davanti alla gente. Ti presterò molta più attenzione se parlerai tranquillamente con me a quattr'occhi. 
5. Non brontolare continuamente: se lo fai dovrò difendermi facendo finta di essere sordo. 
6. Non badare troppo alle mie piccole indisposizioni. Potrei imparare a godere di cattiva salute se questo attira la tua attenzione. 
7. Non preoccuparti per il poco tempo che passiamo insieme. È come lo passiamo che conta. 
8. Non permettere che i miei umori suscitino la tua ansia perché allora diventerei ancora più pauroso. Indicami il coraggio. 
9. Non dimenticare che non posso crescere bene senza molta comprensione ed incoraggiamento... ma non ho bisogno di dirtelo, vero? 
10. Ricordati, io imparo di più da un esempio che da un rimprovero.
 
 
 
4 - GENITORI
 
Preghiera dei genitori
 
Ti ringraziamo, Signore, per il dono dei nostri figli. 
Sappiamo che tu li ami di un amore più grande, 
più potente, più puro del nostro; 
a te dunque li affidiamo. 
Sii tu per loro la Via, la Verità e la Vita, 
l'amico vero che non tradisce mai. 
Fa' che essi credano, perché la vita 
senza fede è una notte disperata. 
Fa' che siano puri, perché senza purezza 
non c'è amore, ma egoismo. 
Fa' che crescano onesti e laboriosi, 
sani e buoni come noi li sogniamo e tu li vuoi. 
Degnati di eleggere e di chiamare qualcuno di loro 
per l'avvento del tuo Regno. 
Fa' che noi siamo per loro esempio luminoso 
di virtù e guida sicura. 
Dona efficacia alla nostra parola, forza costante 
alla nostra azione formatrice e di testimonianza. 
E tu, Maria, che conoscesti le ineffabili gioie 
di una maternità santa, 
dacci un cuore capace di trasmettere 
una fede viva e ardente. 
Santifica le nostre ansie e le nostre gioie, 
fa' che i nostri figli crescano in virtù e santità 
per opera tua e del tuo Figlio Divino. 
Amen!
 
 
 
 
3 - GENITORI
 
Decalogo del papà 
 
1°. Il primo dovere di un padre verso i suoi figli è amare la madre. La famiglia è un sistema che si regge sull'amore. Non quello presupposto, ma quello reale, effettivo. Senza amore è impossibile sostenere a lungo le sollecitazioni della vita familiare. Non si può fare i genitori "per dovere". E l'educazione è sempre un "gioco di squadra". Nella coppia, come con i figli che crescono, un accordo profondo, un'intima unione danno piacere e promuovono la crescita, perché rappresentano una base sicura. Un papà può proteggere la mamma dandole in "cambio", il tempo di riprendersi, di riposare e ritrovare un po' di spazio per sé. 
 
2°. Il padre deve soprattutto esserci. Una presenza che significa "voi siete il primo interesse della mia vita". Affermano le statistiche che, in media, un papà trascorre meno di cinque minuti al giorno in modo autenticamente educativo con i propri figli. Esistono ricerche che hanno riscontrato un nesso tra l'assenza del padre e lo scarso profitto scolastico, il basso quoziente di intelligenza, la delinquenza e l'aggressività. Non è questione di tempo, ma di effettiva comunicazione. Esserci, per un papà vuol dire parlare con i figli, discorrere del lavoro e dei problemi, farli partecipare il più possibile alla sua vita. E' anche imparare a notare tutti quei piccoli e grandi segnali che i ragazzi inviano continuamente. 
 
3°. Un padre è un modello, che lo voglia o no. Oggi la figura del padre ha un enorme importanza come appoggio e guida del figlio. In primo luogo come esempio di comportamenti, come stimolo a scegliere determinate condotte in accordo con i principi di correttezza e civiltà. In breve, come modello di onestà, di lealtà e di benevolenza. Anche se non lo dimostrano, anche se persino lo negano, i ragazzi badano molto di più a ciò che il padre fa', alle ragioni per cui lo fa. La dimostrazione di ciò che chiamiamo "coscienza" ha un notevole peso quando venga fornita dalla figura paterna. 
 
4°. Un padre dà sicurezza. Il papà è il custode. Tutti in famiglia si aspettano protezione dal papà. Un papà protegge anche imponendo delle regole e dei limiti di spazio e di tempo, dicendo ogni tanto "no", che è il modo migliore per comunicare: "ho cura di te". 
 
5°. Un padre incoraggia e dà forza. Il papà dimostra il suo amore con la stima, il rispetto, l'ascolto, l'accettazione. Ha la vera tenerezza di chi dice: "Qualunque cosa capiti, sono qui per te!". Di qui nasce nei figli quell'atteggiamento vitale che è la fiducia in se stessi. Un papà è sempre pronto ad aiutare i figli, a compensare i punti deboli. 
 
6°. Un padre ricorda e racconta. Paternità è essere l'isola accogliente per i "naufraghi della giornata". E' fare di qualche momento particolare, la cena per esempio, un punto d'incontro per la famiglia, dove si possa conversare in un clima sereno. Un buon papà sa creare la magia dei ricordi, attraverso i piccoli rituali dell'affetto. Nel passato il padre era il portatore dei "valori", e per trasmettere i valori ai figli basta imporli. Ora bisogna dimostrarli. E la vita moderna ci impedisce di farlo. Come si fa a dimostrare qualcosa ai figli, quando non si ha neppure il tempo di parlare con loro, di stare insieme tranquillamente, di scambiare idee, progetti, opinioni, di palesare speranze, gioie o delusioni? 
 
7°. Un padre insegna a risolvere i problemi. Un papà è il miglior passaporto per il mondo " di fuori". Il punto sul quale influisce fortemente il padre è la capacità di dominio della realtà, l'attitudine ad affrontare e controllare il mondo in cui si vive. Elemento anche questo che contribuisce non poco alla strutturazione della personalità del figlio. Il papà è la persona che fornisce ai figli la mappa della vita. 
 
8°. Un padre perdona. Il perdono del papà è la qualità più grande, più attesa, più sentita da un figlio. Un giovane rinchiuso in un carcere minorile confida: "Mio padre con me è sempre stato freddo di amore e di comprensione. Quand'ero piccolo mi voleva un gran bene; ci fu un giorno che commisi uno sbaglio; da allora non ebbe più il coraggio di avvicinarmi e di baciarmi come faceva prima. L'amore che nutriva per me scomparve: ero sui tredici anni... Mi ha tolto l'affetto proprio quando ne avevo estremamente bisogno. Non avevo uno a cui confidare le mie pene. La colpa è anche sua se sono finito così in basso. Se fossi stato al suo posto, mi sarei comportato diversamente. Non avrei abbandonato mio figlio nel momento più delicato della sua vita. Lo avrei incoraggiato a ritornare sulla retta via con la comprensione di un vero padre. A me è mancato tutto questo". 
 
9°. Il padre è sempre il padre. Anche se vive lontano. Ogni figlio ha il diritto di avere il suo papà. Essere trascurati, trascurati o abbandonati dal proprio padre è una ferita che non si rimargina mai. 
 
10°. Un padre è immagine di Dio. Essere padre è una vocazione, non solo una scelta personale. Tutte le ricerche psicologiche dicono che i bambini si fanno l'immagine di Dio sul modello del loro papà. La preghiera che Gesù ci ha insegnato è il Padre Nostro. Una mamma che prega con i propri figli è una cosa bella, ma quasi normale. Un papà che prega con i propri figli lascerà in loro un'impronta indelebile.
 
 
 
2 - GENITORI
 
Una giovane coppia entrò nel più bel negozio di giocattoli della città. L'uomo e la donna guardarono a lungo i colorati giocattoli allineati sugli scaffali, appesi al soffitto, in lieto disordine sui banconi. C'erano bambole che piangevano e ridevano, giochi elettronici, cucine in miniatura che cuocevano torte e pizze. Non riuscivano a prendere una decisione. Si avvicinò a loro una graziosa commessa. "Vede", spiegò la donna, "noi abbiamo una bambina molto piccola, ma siamo fuori casa tutto il giorno e spesso anche di sera". "E' una bambina che sorride poco", continuò l'uomo. "Vorremmo comprarle qualcosa che la renda felice", riprese la donna, "anche quando noi non ci siamo... Qualcosa che le dia gioia anche quando è sola". "Mi dispiace", sorrise gentilmente la commessa. "Ma noi non vendiamo genitori". 
 
Un quindicenne la vede così: 
Volevo latte 
E ho ricevuto il biberon. 
Volevo dei genitori 
E ho ricevuto un giocattolo. 
Volevo parlare 
E ho ricevuto un televisore. 
Volevo imparare 
E ho ricevuto pagelle. 
Volevo pensare 
E ho ricevuto sapere. 
Volevo una visione generale 
E ho ricevuto un'ideuzza. 
Volevo essere libera 
E ho ricevuto la disciplina. 
Volevo amore 
E ho ricevuto la morale. 
Volevo una professione 
E ho ricevuto un posto. 
Volevo felicità 
E ho ricevuto denaro. 
Volevo libertà 
E ho ricevuto un'automobile. 
Volevo un senso 
E ho ricevuto una carriera. 
Volevo speranza 
E ho ricevuto paura. 
Volevo cambiare 
E ho ricevuto compassione. 
Volevo vivere...
 
 
 
 
 
1 - GENITORI
 
Un bambino chiede alla mamma: «Perché piangi?». 
«Perché sono una donna» gli risponde. 
«Non capisco» dice il bambino. 
La mamma lo stringe a sé e gli dice: «E non potrai mai capire...» 
Più tardi il bambino chiede al papà: «Perché la mamma piange?» 
«Tutte le donne piangono senza ragione», fu tutto quello che il papà seppe dirgli. 
Divenuto adulto, chiese a Dio: «Signore, perché le donne piangono così facilmente?» 
E Dio rispose: 
«Quando l'ho creata, la donna doveva essere speciale. 
Le ho dato delle spalle abbastanza forti per portare i pesi del mondo, 
e abbastanza morbide per renderle confortevoli. 
Le ho dato la forza di donare la vita, 
quella di accettare il rifiuto che spesso le viene dai suoi figli. 
Le ho dato la forza per permettele di continuare quando tutti gli altri abbandonano. 
Quella di farsi carico della sua famiglia senza pensare alla malattia e alla fatica. 
Le ho dato la sensibilità di amare i suoi figli di un amore incondizionato, 
anche quando essi la feriscono duramente. 
Le ho dato la forza di sopportare il marito nelle sue debolezze 
e di stare al suo fianco senza cedere. 
E finalmente, le ho dato lacrime da versare quando ne sente il bisogno. 
Vedi figlio mio, la bellezza di una donna 
non è nei vestiti che porta, né nel suo viso, o nella sua capigliatura. 
La bellezza di una donna risiede nei suoi occhi. 
Sono la porta d'entrata del suo cuore, la porta dove risiede l'amore. 
Ed è spesso con le lacrime che vedi passare il suo cuore».